Bruxelles – Il sostegno diretto alle aziende agricole attraverso la PAC contribuisce fortemente a stabilizzare il reddito degli agricoltori, con entrambi i pilastri della Politica agricola comune (aiuti diretti e sviluppo rurale) che svolgono un ruolo importante. È quanto emerge dall’ultima valutazione d’impatto della Politica agricola comunitaria sulla produzione alimentare sostenibile, pubblicata questa settimana dalla Commissione europea, che osserva come i pagamenti diretti e il sostegno alle aree soggette a vincoli naturali nel quadro della PAC contribuiscano “fortemente stabilizzare i guadagni degli agricoltori europei”.
Secondo il rapporto anche le misure di mercato, i regimi europei di qualità e le misure di sviluppo rurale non solo contribuirebbero alla crescita della produttività, ma hanno anche un ruolo nel sostenere i guadagni delle aziende agricole, migliorandone la competitività. Nonostante questi aspetti positivi e “un costante miglioramento”, il documento conclude anche che persiste ancora “un divario tra il reddito dei contadini e quello non agricolo”. La Commissione stima che il reddito degli agricoltori sia inferiore di circa il 40 per cento rispetto ai redditi non agricoli.
Lo studio di supporto alla valutazione, finanziato dalla Commissione europea, è stato realizzato da GEIE Agrosynergie e viene pubblicato mentre a Bruxelles proseguono i negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio dell’UE sulla riforma della PAC che entrerà in vigore dal gennaio 2023, con circa 390 miliardi di euro a sostegno di oltre 9 milioni di agricoltori. Secondo la Commissione, lo studio è “particolarmente rilevante” alla luce degli obiettivi di sostenibilità definiti nella strategia Farm to Fork (dal campo alla tavola) e in risposta alle sfide poste dalla pandemia COVID-19.
Riconosce che le conclusioni della valutazione sono “generalmente positive sull’efficacia delle misure” della PAC ma ci sono diversi margini di miglioramento per l’efficacia del sostegno accoppiato in termini di finalità e competitività, per una migliore focalizzazione del sostegno al reddito da parte degli Stati membri e degli strumenti che occorrono a stabilizzare i mercati agricoli. Potrebbe anche essere migliorata “l’efficienza amministrativa e gestionale dei pagamenti ecologici e delle norme che definiscono gli agricoltori attivi”. Inoltre, la Commissione sottolinea che la coerenza della PAC richiede un maggiore monitoraggio, in particolare per quanto riguarda la maggiore flessibilità nell’attuazione della futura PAC e gli obiettivi di sostenibilità perseguiti delle strategie Farm to Fork e Biodiversità.