Bruxelles – Il Nutri-score guadagna sempre più terreno in Europa. Il gigante del fast-food McDonald’s francese adotterà gradualmente a partire dall’estate il sistema di etichettatura nutrizionale ‘a semaforo’ per i suoi prodotti: inizialmente solo online e sulla sua app e successivamente anche agli ordini nei ristoranti e a tutti i prodotti del marchio. Si tratta della prima grande catena di fast food a scegliere il Nutri-Score in tutti i suoi ristoranti.
“McDonald’s France sta compiendo un nuovo passo lanciando la diffusione di Nutri-Score, gradualmente, in tutti i suoi ristoranti”, spiega il gruppo in una nota. Una decisione che arriva dopo due anni di lavoro. “Facciamo tutto il possibile per consentire ai nostri consumatori di fare scelte sempre più consapevoli nella nostra offerta di prodotti. Impegnandoci a distribuire il Nutri-Score in tutti i nostri ristoranti, siamo felici di andare ancora oltre nella trasparenza nutrizionale”, ha spiegato Delphine Smagghe, Vicepresidente senior Acquisti, qualità, sviluppo sostenibile e comunicazione. Si tratta di una prima volta per l’ingresso del Nutriscore nella ristorazione commerciale, ricorda il giornale francese Les Echos. La ristorazione collettiva francese è già coinvolta perché dal 2019 il sistema di etichettatura è usato dalle aziende e dal 2020 per le mense scolastiche.
Nel quadro della strategia Farm to Fork la Commissione prevede di individuare entro il 2022 un unico sistema di etichettatura uguale (e obbligatorio) per tutti i Paesi. E il fatto che il Nutri-score sia stato adottato già da diversi Paesi europei – come Francia e Belgio – fa temere che la scelta possa orientarsi proprio su questo sistema detto a semaforo, anche se per il momento non c’è alcun consenso unanime sul Nutri-Score. A febbraio, sei Paesi Ue (Germania, Belgio, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi) insieme alla Svizzera hanno annunciato la nascita di un coordinamento per “facilitare l’utilizzo del sistema Nutriscore sulla parte anteriore della confezione” dei prodotti.
L’Italia è da sempre contraria all’introduzione obbligatoria di un sistema di etichettatura per i prodotti agroalimentari come il Nutriscore convinta che possano “svantaggiare” gran parte del suo export agroalimentare. Propone invece un sistema di etichettatura basato su informazioni fattuali per il consumatore. A gennaio 2020, il governo italiano in collaborazione con la filiera agroalimentare ha presentato a Bruxelles la propria proposta di etichettatura a batteria (‘NutrInform Battery’) che si basa su un simbolo “a batteria” che indica ai consumatori l’apporto nutrizionale degli alimenti in rapporto al fabbisogno giornaliero individuale.