Bruxelles – Allineare gli obiettivi climatici in vista della COP26 di Glasgow sul clima e spingere tutti i grandi emettitori del mondo ad aumentare le ambizioni contro il cambiamento climatico. Con queste finalità, la nuova cooperazione UE-UE sul clima è stata al centro del Consiglio Affari Esteri che si è svolto oggi (10 maggio) a Bruxelles, con la partecipazione virtuale dell’Inviato speciale statunitense per il clima, John Kerry. Unire le forze attraverso la diplomazia climatica e accelerare urgentemente la riduzione delle emissioni di gas serra su scala globale: Bruxelles e Washington continueranno a lavorare “bilateralmente e multilateralmente per arrivare preparati alla Conferenza della Nazioni Unite di Glasgow”, ha assicurato l’alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri degli Esteri. La COP26 è in programma dal primo al 12 novembre in Scozia, sotto l’organizzazione del ministro britannico, Boris Johnson.
Quest’anno l’appuntamento a Glasgow è particolarmente importante, si capirà se gli impegni politici dei governi mondiali saranno sostenuti anche da piani d’azione in grado di metterli in atto. Ogni cinque anni i firmatari dell’accordo sul clima di Parigi – sancito nel 2015 – devono presentare le loro strategie per centrare gli obiettivi dell’accordo, che prevede di circoscrivere il surriscaldamento globale sotto i 2ºC e proseguire con gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC. Avrebbero dovuto farlo entro il 2020, ma la pandemia ha costretto le Nazioni Unite a posticipare la COP26 al 2021. Sarà dunque un momento cruciale soprattutto per aumentare l’ambizione globale. Il dialogo continuo tra Bruxelles e Washington serve proprio a questo: capire come convincere gli altri grandi emettitori di CO2 a impegnarsi di più per ridurre le emissioni in vista del vertice di novembre.
Con la nuova amministrazione statunitense di Joe Biden “abbiamo una relazione eccellente”, ha aggiunto Borrell, menzionando progressi su temi importanti, come l’accordo sul nucleare iraniano Jcpoa, la fine delle sanzioni previste nella disputa Airbus-Boeing, il dialogo con la Cina e le risposte a “Russia e Myanmar”, ha detto. Il capo della diplomazia europea ha fatto sapere che tutti gli Stati membri “hanno partecipato a questo scambio di vedute con Kerry per aumentare l’ambizione”. Uno scambio di vedute a cui era presente anche il vicepresidente esecutivo, Frans Timmermans, con cui hanno concordato di lavorare “sistematicamente insieme, per porre nuove frontiere alle nostre ambizioni ambientali. Lo faremo bilateralmente e multilateralmente” per spingere a maggiore ambizioni anche gli altri Paesi.