Roma – Voto definitivo ieri con la terza lettura al Senato della legge di delegazione europea 2019. I sì sono stati 215, 19 i voti contrari di Fratelli d’Italia. Il testo è passato con l’unica modifica che era stata approvata dalla Camera con il recepimento della direttiva che rafforza alcuni aspetti della presunzione d’innocenza e della presenza dell’imputato al processo penale.
Nel testo definitivo è stato adottato il passaggio che vincola l’autorità giudiziaria a non presentare una persona come colpevole finché non sia stata provata la sua responsabilità. la sua responsabilità non sia stata legalmente provata.
La legge con cui l’Italia si adegua all’ordinamento di Bruxelles, prevede l’attuazione di 39 direttive e l’adeguamento a 16 regolamenti europei. Tra i più significativi quello sul diritto d’autore i cui dettagli dovranno però ora essere definiti dai decreti attuativi entro il 7 giugno.
“Siamo tra i primi in Europa a legiferare sulla direttiva relativa al copyright, un giusto equilibrio fra diritti degli utenti, esigenze delle piattaforme e sostegno dell’editoria” ha commentato il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola.