Bruxelles – Niente IVA, c’è la crisi. La Commissione europea è dell’idea che per far fronte alla pandemia di COVID-19 è bene esentare dal pagamento dell’imposta i beni e servizi “vitali” distribuiti dall’UE in questo momento. Per questo motivo il team von der Leyen ha presentato una proposta per garantire un regime fiscale agevolato per beni di primaria necessità e medico-sanitari.
Nello specifico la proposta riguarda test diagnostici e materiali di prova, assieme ad apparecchiature di laboratorio. Sempre in ambito medico si includono nella lista i dispositivi di protezione individuale (guanti, respiratori, maschere, camici, prodotti e attrezzature per la disinfezione), antimicrobici e antibiotici, antidoti per minacce chimiche, trattamenti per lesioni da radiazioni, antitossine, compresse di iodio. Ancora, prodotti sanguigni o anticorpi, dispositivi di misurazione delle radiazioni, operazioni di disinfezione e sanificazione dei locali. Nessun pagamento di IVA anche per tende, brandine, vestiario e cibo, attrezzatura di ricerca e salvataggio, sacchi di sabbia, giubbotti di salvataggio e gommoni, impianti di quarantena, sperimentazioni cliniche.
La decisione riguarda solo le importazioni e non le forniture intra-comunitarie o nazionali, poiché i poteri autonomi della Commissione sono limitati in questo campo. La richiesta segue le misure di agevolazioni fiscali già adottate a seguito dello scoppio della pandemia e già prorogate fino al 30 aprile di quest’anno. Dunque Bruxelles lavora ad una nuova proroga. L’obiettivo è lo stesso di sempre: consentire alla Commissione e ad altri organismi e agenzie dell’UE di importare e acquistare beni e servizi esenti da IVA in caso di emergenze e necessità di distribuzione tra gli Stati membri.
A Bruxelles non hanno dubbi: l’esenzione del pagamento dell’imposta sui valori aggiuntivi “è la soluzione appropriata richiesta per facilitare il coordinamento delle misure a livello di Unione “, si legge nel testo. Il commissario per l’Economia e la fiscalità, Paolo Gentiloni, spiega più in dettaglio. “La proposta odierna sostiene l’obiettivo dell’UE di reagire alle crisi e alle emergenze nell’UE. Garantirà inoltre che l’impatto finanziario degli sforzi di soccorso a livello dell’UE per combattere la pandemia e sostenere la ripresa sia massimizzato“.