Bruxelles – Il Giardino Giusti di Verona è uno dei sette siti del patrimonio culturale più a rischio in Europa per il 2021, secondo il programma 7 Most Endangered promosso da Europa Nostra e gestito in collaborazione con la Banca Europea per gli investimenti (BEI), per tutelare il patrimonio culturale europeo considerato in pericolo. Le cause possono essere diverse: impatto dei cambiamenti climatici, disastri o calamità naturali, o ancora l’intervento o la negligenza dell’uomo. L’iniziativa è promossa con il programma europeo Europa Creativa e dà modo ai siti selezionati di aumentare la loro visibilità, prepara valutazioni indipendenti e propone raccomandazioni specifiche per le azioni future. Finire nell’elenco dei sette siti “più a rischio” di estinzione significa inoltre ricevere una sovvenzione simbolica di 10mila euro ciascuno.
La lista dei sette 7 monumenti o siti del patrimonio più a rischio in Europa per il 2021 è stata annunciata oggi (8 aprile) durante una conferenza online a cui ha preso parte anche la commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù Mariya Gabriel. Il patrimonio culturale europeo “è insostituibile”, ha avvertito la commissaria, sottolineando che “perderlo non significa solo perdere tradizioni, edifici e arte ma il legame della comunità europea”. Il programma 7 Most Endangered intende proprio “puntare i riflettori sul patrimonio europeo” in pericolo a causa degli effetti del cambiamento climatico, dei disastri naturali ma anche dall’azione dell’uomo. Secondo Gabriel il programma introdotto da Europa Nostra e promosso in collaborazione con la BEI “contribuisce in modo significativo a creare maggiore consapevolezza delle sfide e degli strumenti finanziari e non che sono necessari per la conservazione del patrimonio europeo”.
Gli altri siti in Europa
Insieme al Giardino Giusti di Verona, sono finiti nell’elenco finale anche la ferrovia a cremagliera a vapore di Achensee (Tirolo, Austria), il complesso cimiteriale di Mirogoj (Zagabria, Croazia), cinque isole dell’Egeo meridionale (Grecia), il monastero di Deani (Kosovo), l’Ufficio della Posta Centrale (Skopje, Macedonia del nord), la cappella ed Eremo di San Juan de Socueva (Cantabria, Spagna). Siti e monumenti sono stati selezionati dal Board di Europa Nostra dalla lista dei 12 siti finalisti da un comitato di esperti internazionale, sulla base dell’importanza del “patrimonio e del valore culturale di ciascuno dei siti, nonché dalle condizioni di grave pericolo che incombono su di loro”.
Il Giardino di Verona
Il Giardino di Verona, risalente al 1570, è stato colpito nel 2020 da violenti temporali che hanno causato ingenti danni all’interno del sito: circa 30 alberi, un terzo del totale, e parte del labirinto sono stati sradicati o danneggiati, mentre statue e impianti di illuminazione e irrigazione sono stati gravemente compromessi. I danni causati dai temporali hanno inoltre reso necessario rinviare importanti interventi di restauro che erano stati programmati, rallentati ulteriormente dallo scoppio della pandemia. Attualmente il sito non dispone dei fondi necessari per autofinanziarsi e non sono stati preparati piani per accedere a fondi europei o raccogliere altri tipi di donazioni internazionali. Europa Nostra, nell’inserire il Giardino italiano nell’elenco, ha raccomandato di realizzare un piano di conservazione di tutto il Giardino, con l’obiettivo di far fronte in modo efficace a eventuali ulteriori minacce naturali o ambientali. Gli alberi di importanza storica presenti, come il cipresso di Goethe, “dovrebbero essere preservati e messi in mostra”.