- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 30 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » “Per noi nessun posto nella stanza dei bottoni dei PNRR”: l’appello di città e regioni Ue

    “Per noi nessun posto nella stanza dei bottoni dei PNRR”: l’appello di città e regioni Ue

    12.000 Enti Locali chiedono più coinvolgimento nella stesura dei piani nazionali di ripresa e resilienza. Per Dario Nardella "la mancata collaborazione tra governi nazionali e locali rischia di lasciare i cittadini indietro" e, sulla campagna vaccinale, dice che "il vaccino è un bene pubblico e non può diventare una discriminante tra Paesi"

    Anita Bernacchia</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@AnitaEflak" target="_blank">@AnitaEflak</a> di Anita Bernacchia @AnitaEflak
    25 Marzo 2021
    in Politica, Economia

    Bruxelles – Avere voce in capitolo nell’elaborazione e nell’attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza. Lo chiedono 12.000 città e regioni d’Europa che rischiano di rimanere indietro nella gestione della pandemia, alle porte dell’ultimo Consiglio europeo prima del 30 aprile. Entro questa data gli stati membri dovranno presentare i rispettivi piani alla Commissione europea.

    Megafono dell’appello è l’Alleanza per la Coesione, promossa nel 2017 dal Comitato europeo delle regioni e da 6 grandi associazioni di comuni e regioni europei (tra cui Eurocities) per chiedere che le trattative per il bilancio europeo post-2020 non lascino fuori le esigenze dei territori, consolidando così la politica di coesione dell’Ue. Oggi l’Alleanza parla a nome di tutti gli amministratori locali (sindaci, consiglieri comunali, presidenti di regione e provincia) che sono in prima linea nella lotta al coronavirus. Gestire una crisi sanitaria, sociale ed economica è complesso, lamentano, e richiede un approccio che tenga conto della “governance multilivello” e basato sul territorio. Le sfide sono comuni e la ripresa dipenderà dalla collaborazione tra livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Dalle zone rurali e più isolate alle metropoli, passando per isole e aree montane, durante la pandemia comuni e regioni d’Europa si sono uniti, dando luogo a piattaforme di scambio di politiche e buone pratiche. Una di queste è quella dello stesso Comitato delle regioni, prima istituzione a proporre un meccanismo Ue per le emergenze sanitarie di sostegno diretto a città e regioni.

    Già in un sondaggio di fine gennaio condotto dal Comitato e dal Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa(CCRE) era emerso che i governi centrali non rendono gli enti subnazionali adeguatamente partecipi delle trattative sul PNRR. Dal novembre scorso all’inizio di quest’anno, solo i rappresentanti locali di sei stati (Repubblica ceca, Francia, Irlanda, Polonia e Slovacchia) avevano ricevuto una copia del piano, e solo uno su sei ne reputava il contenuto “in larga misura” in linea con le esigenze da affrontare. Da altri dati si comprende invece che i piani si rivelano più efficienti nell’attuare la duplice transizione verde e digitale.
    E quando si passa all’utilizzo effettivo dei contributi che i pochi enti locali coinvolti riescono a dare, il quadro è più desolante: resterebbero quasi del tutto inutilizzati fino alla pubblicazione definitiva del piano. Quali sono le cause? “L’ostacolo principale è semplicemente la mancanza di volontà del governo nazionale”, dichiarava Michael Murphy (Irlanda, PPE) presidente della commissione per la politica economica del CdR che ha presentato il sondaggio. A questo si aggiungono i pochi contatti tra alcune amministrazioni locali e il ministero preposto alla gestione del piano, la mancanza di tempo e la modalità di interazione sbagliata.

    Dario Nardella ad un passato evento di Eunews a Firenze

    Invece, afferma Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, la collaborazione tra governi nazionali e locali è essenziale, pena l’esclusione delle persone più colpite. Oltre ad avere un impatto sulla capacità gestionale di città e regioni, questo mette a repentaglio l’efficacia stessa dei piani di ripresa.

    È giusto allora chiedere a capi di stato e di governo un maggiore coinvolgimento nell’elaborazione dei piani, anche considerato che città e regioni spendono un terzo dei fondi pubblici dell’Ue e ne gestiscono metà degli investimenti.

    Nell’appello, l’Alleanza per la coesione chiede anche la ratifica celere, da parte dei parlamenti nazionali, della decisione sulle risorse proprie con cui la Commissione potrà indebitarsi sui mercati fino a 750 miliardi a nome dell’Ue. Infine, che la concorrenza sulla distribuzione dei vaccini non sia l’ennesimo fattore che approfondisca le disparità, creando un vero e proprio “divario vaccinale“. Sempre Nardella ha dichiarato oggi in un’intervista a La7 che “il vaccino è un bene pubblico e non può diventare una discriminante tra Paese e Paese”, e che è auspicabile “un coordinamento anche nella campagna vaccinale”.

    L’appello di questi giorni delle regioni d’Europa è in sostanza un grido d’allarme, già ampiamente anticipato nel luglio scorso dalla versione 2.0 dell’Alleanza per la coesione. La nuova dichiarazione chiedeva una forte cooperazione tra territori europei, oltre a un approccio “dal basso” per l’esecuzione dei piani di ripresa, e strumenti complementari ai fondi strutturali ed altri strumenti Ue, pur senza ridurre i fondi di sostegno alla coesione già previsti per gli stati e le regioni.

    In altri casi, è lo stato nazionale a rivelarsi inadatto a gestire i fondi per la ripresa e l’intervento delle amministrazioni locali è auspicabile. Il Patto delle Città Libere stretto a dicembre 2019 tra le capitali del Gruppo di Visegrád (Varsavia, Bratislava, Praga, Budapest), ad esempio, chiedeva ai governanti di reindirizzare i fondi di coesione direttamente al livello locale se quello nazionale si macchia di frode e corruzione, o se non rispetta lo stato di diritto. Un esempio di cooperazione rafforzata tra città e messa in comune di risorse per identificare soluzioni vicine ai cittadini.

    Anche dopo l’approvazione dei PNRR, il Comitato delle regioni continuerà a monitorare i dispositivi per l’attuazione dei piani. Lo farà fino alla prossima Settimana delle regioni e delle città il prossimo autunno, quando promuoverà la prima edizione di un Forum per la ripresa e la resilienza.

    Tags: ccreComitato delle regioniCovid 19Dario NardellaeurocitiesPNRRPolitica di coesioneRecovery Planregioni europeeunione europea

    Ti potrebbe piacere anche

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen [Bruxelles, 21 maggio 2025. Foto: Emanuele Bonini per Eunews]
    Politica

    Mattarella a von der Leyen: “Lavorate per rafforzare il consenso sociale attorno all’Ue”

    21 Maggio 2025
    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (sinistra), con il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa [Bruxelles, 20 maggio 2025. Foto: Quirinale]
    Politica

    Mattarella: “Integrazione europea un’avventura straordinaria”

    20 Maggio 2025
    Giorgia Meloni
    Economia

    Calo della produttività e dazi gravano sull’Italia, l’Ue taglia le stime di crescita per 2025 e 2026

    19 Maggio 2025
    pil
    Economia

    In Ue crescono Pil e occupazione, segnali di ripresa anche dalla Germania

    15 Maggio 2025
    Raffaele Fitto pac pnrr
    Economia

    Pnrr, Fitto chiude la porta in faccia a Giorgetti: “Impossibile modificare la scadenza del 2026”

    14 Maggio 2025
    pesticidi
    Agrifood

    Continua a calare l’uso di pesticidi nell’Ue. Italia campione nel taglio

    13 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    In Ue risparmi tre volte superiori agli Usa: investirli aumenterebbe il Pil di 500 miliardi

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Secondo l’analisi elaborata dal Centro Studi del Circolo Esperia, l’Europa ha a disposizione uno stock di risparmi pari a 9,5...

    Artiglieria ucraina

    La crescita della spesa militare globale (e europea) minaccia gli obiettivi climatici

    di Marco La Rocca
    29 Maggio 2025

    Aumento delle emissioni, sottrazione di risorse alle politiche ambientali e maggiore tensione geopolitica i pericoli del riarmo, il Conflict and...

    Con “GEA EDU” gli studenti italiani a lezione di sostenibilità e politiche di coesione

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Alla Camera dei Deputati il 4 giugno le premiazioni del contest “Idee per il futuro”

    Connact

    Connact, quei 10 mila miliardi nei conti correnti degli europei: “Per investire nel rischio, accettare l’idea della perdita”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    29 Maggio 2025

    Rappresentanti delle istituzioni europee e operatori del settore finanziario all'evento su Finance & Insurance dal titolo “Il piano Ue per investire i...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione