In virtù della direttiva 1023/2019 UE sono sorte interessanti novità che riguardano il mondo delle aziende, la normativa europea infatti ha previsto che dal primo settembre dell’anno corrente, tutte le aziende sono obbligate a monitorare il proprio “stato di salute” tenendo d’occhio particolari parametri definiti dall’apposita normativa di matrice sovranazionale, cosiddetti indici d’allerta. Lo scopo della direttiva citata (che dovrà essere recepita dagli stati membri entro e non oltre il 17 Luglio 2021) è quello di rafforzare nel contesto Europeo la cosiddetta cultura del recupero dell’impresa in crisi mediante una legislazione omogenea. Il legislatore italiano si è dimostrato subito particolarmente disposto ad adeguarsi alle linee indicate dal legislatore europeo, anche sulla scorta dell’ormai entrato in vigore codice della crisi d’impresa.
Le aziende sono altresì obbligate a comunicare alle nuove strutture che all’uopo verranno predisposte presso le Camere di Commercio ovvero l’OCRI (Organismo di composizione della crisi d’Impresa) eventuali stati di crisi ed insolvenza, ovvero situazioni prodromiche al fallimento, o più precisamente, alla liquidazione giudiziale.
Come effettuare i controlli dei parametri aziendali
Per effettuare in modo corretto il controllo del benessere della propria azienda è sempre consigliabile utilizzare appositi software di valutazione aziendale pensati proprio per semplificare la vita dei professionisti. In questo modo è possibile snellire le attività di controllo ed impiegare in diverso modo le energie lavorative. Sul mercato infatti esistono diversi software di valutazione aziendale e prima di acquistarne uno è sempre consigliabile valutare se i propri supporti tecnologici siano in grado di supportarli al meglio.
Cos’è la valutazione d’azienda
La valutazione aziendale è un particolare processo mediante il quale è possibile ottenere il valore esatto del cosiddetto capitale economico di un’azienda. Nell’attuale tessuto ordinamentale, i principi seguiti nell’ambito della valutazione aziendale sono aggiornati direttamente dall’OIV ovvero l’Organismo Italiano di Valutazione.
Crisi ed insolvenza
La crisi e l’insolvenza sono due stati in cui possono ritrovarsi le aziende, entrambe sono state introdotte dal nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che manderà ufficialmente in pensione l’ormai vetusta legge fallimentare. Il codice or ora citato ha come obiettivo quello della prevenzione, la liquidazione giudiziale è considerabile come una sorta di extrema ratio, ovvero l’ultima spiaggia. Sono stati introdotti sempre più strumenti di allerta e di prevenzione in modo da evitare la cosiddetta fase patologica. Per quanto concerne lo stato di insolvenza, si tratta dello stato (in genere irreversibile) in cui si trova il debitore inadempiente che non riesce più a far fronte ai propri obblighi mediante gli strumenti fisiologici. Questo particolare stato in genere è preceduto dalla cosiddetta crisi, ovvero uno stato di difficoltà economico finanziaria transitorio che rende molto probabile l’insorgere dell’insolvenza. Oggigiorno esistono particolari software che permettono di controllare in modo agevole gli indicatori che preludono alla crisi, come ad esempio gli indici che misurano la sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa e l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi. Detto in parole povere, un disallineamento dei flussi di cassa è un indice della possibile crisi d’impresa. Il nuovo codice ha obbligato gli imprenditori di dotarsi di particolari assetti organizzativi per evitare lo stato di crisi ed insolvenza, sono stati inoltre anche predisposti dei particolari strumenti di allerta che permettono agli imprenditori di gestire in modo assistito la crisi.
Tutto ciò però, impone i professionisti di dotarsi di veri e propri strumenti tecnologici, di software valutazione azienda, in modo da monitorare con continuità le sorti della propria attività, specialmente quando si parla di organizzazioni di grandi dimensioni.