Bruxelles – Raddoppiare il tasso di rinnovamento energetico annuale delle abitazioni e degli edifici non residenziali entro il 2030 e favorirne una profonda ristrutturazione energetica. Questo l’obiettivo principale fissato nella strategia “Ondata di rinnovamento” (Renovation Wave) presentata a ottobre dalla Commissione Europea, che comporterà anche una revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia, prevista entro fine 2021.
Il 22 febbraio la Commissione europea ha avviato la prima fase di consultazione (Roadmap) in vista della revisione, che si concentrerà su disposizioni fondamentali per promuovere la ristrutturazione degli edifici. L’Esecutivo europeo ipotizza che l’introduzione graduale di standard minimi obbligatori di prestazione energetica per diversi tipi di edifici, (sia pubblici che privati, non residenziali e residenziale) sarà una parte centrale della revisione della direttiva. La Commissione menziona anche l’armonizzazione, il rafforzamento e l’estensione degli attestati di prestazione energetica e l’introduzione di “passaporti per il rinnovo”. L’edilizia è responsabile del 40 per cento dei consumi energetici d’Europa e del 36 per cento dei gas a effetto serra provenienti dal settore energetico. Tempo per inviare contributi alla Roadmap fino al 22 marzo.