“La decisione assunta dall’Icann rischia di provocare gravi danni economici nei confronti delle nostre aziende vitivinicole e, al contempo, di disorientare il consumatore nei processi di acquisto”. A lanciare l’allarme è l’europarlamentare di Forza Italia Elisabetta Gardini, a seguito della posizione adottata dall’Autorità americana che si occupa dell’assegnazione dei domini, di cedere al miglior offerente i domini .wine e .vin.
L’eurodeputata del PPE ha anche presentato un’interrogazione alla Commissione Europea sulla vendita dei due domini di primo livello (tld, top level domination), chiedendo nella fattispecie di tutelare i marchi Ue. “La decisione dell’Autorità statunitense finirà per richiamare la corsa degli speculatori”- avverte Gardini, che aggiunge – “Molti prodotti con estensione .wine o .vin come il Prosecco, il Lambrusco e il Barbera rischieranno così di rappresentare aziende che non hanno nulla a che fare con le reali aziende produttrici”.
“Inoltre – conclude Gardini – oggi una buona fetta del fatturato dell’industria vitivinicola si sviluppa in rete e il sito internet rappresenta, ormai, il primo biglietto da visita per le nostre imprese nel mondo. Cavalcando la decisione dell’Icann si crea invece uno squilibrio di mercato in cui il miglior offerente avrà la possibilità di sfruttare, senza meriti e diritti, le opportunità del comparto vitivinicolo”.