Bruxelles – È stato pubblicato dalla Commissione Europea un nuovo modello-guida per gli aiuti di Stato a sostegno della digitalizzazione dei mezzi di informazione, nell’ambito del Recovery e Resilience Facility (RFF). Lo scopo è quello di assistere gli Stati membri nella progettazione dei piani nazionali in linea con le norme UE.
“Sostenere la trasformazione digitale dei mezzi di informazione è essenziale per sviluppare la redditività del settore e sostenere lo sviluppo a lungo termine dei media online e dell’editoria elettronica“, si legge nella nota della Commissione. In linea con la Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021, il gabinetto guidato da Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza del sostegno verso “settori che svolgono un ruolo chiave per le nostre democrazie, in particolare il settore dell’informazione”, con il fine di “rispettare e promuovere la libertà e il pluralismo dei media”.
Secondo il modello, i progetti per la digitalizzazione dei mezzi di informazione che possono ricevere aiuti di Stato dovrebbero essere incentrati sullo sviluppo di contenuti e soluzioni editoriali online innovative, sull’aumento del consumo di contenuti pubblicati elettronicamente, o su nuovi modelli di business per l’editoria digitale.
Le nuove linee guida si aggiungono agli undici modelli pubblicati nel dicembre scorso. Ogni piano nazionale per la ripresa e la resilienza dovrà prevedere un livello minimo del 20 per cento della spesa per sostenere la transizione digitale. Per questo motivo la Commissione ha suggerito diversi ambiti di programmazione degli aiuti di Stato: la digitalizzazione del settore pubblico e sanitario, la diffusione di reti ad altissima capacità (comprese le reti 5G e in fibra), lo sviluppo di processori innovativi e tecnologie dei semiconduttori e il miglioramento delle competenze digitali e della connettività nel settore dell’istruzione.