Bruxelles – Tutti i voli all’interno e in partenza dell’Ue, dal Regno Unito e dall’EFTA (Associazione europea di libero scambio) dovranno produrre zero emissioni nette di CO2 entro il 2050. Il settore dell’aviazione europeo ha presentato il suo impegno per la sostenibilità Destination 2050 – A route to net zero, presentando un nuovo rapporto indipendente che fornisce una visione e un percorso per sforzi significativi di riduzione delle emissioni di CO 2 in Europa e nel mondo.
L’iniziativa è firmata da rappresentanti di compagnie aeree, aeroporti, produttori di aeromobili e servizi di navigazione aerea (A4E, ACI EUROPE, ASD, CANSO e l’ERA) che si impegnano a ridurre “quanto possibile” le emissioni dei voli in partenza e all’interno dell’UE e a sostenere tecniche di cattura del carbonio per rimuovere dall’atmosfera le emissioni residue, sia attraverso i ‘pozzi naturali’ (come le foreste) sia sostenendo lo sviluppo di tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio. “È giusto aspettarsi che il settore dell’aviazione si assuma le sue responsabilità in questo senso”, si legge nel rapporto. Il comparto è responsabile complessivamente di circa il 2-3 per cento delle emissioni di CO2 a livello globale, e il 4 per cento in Europa.
Viene fissato come tappa intermedia l’obiettivo di ridurre le emissioni nette di CO2 di tutti i voli all’interno e in partenza dall’UE del 45 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo del settore, si legge ancora, è rendere il 2019 l’anno di picco delle emissioni in Europa, e dunque impegnarsi a non andare mai oltre quella soglia. La maggior parte delle riduzioni, secondo il comparto oltre il 70 per cento, sarà il risultato dei miglioramenti tecnologici e dall’uso di combustibili alternativi. Ai governi nazionali e all’Unione Europea chiedono di stabilire un quadro politico che permetta effettivamente all’industria di settore di decarbonizzare e “fornisca la necessaria chiarezza e stabilità”. Per questo sottolineano che tutte le iniziative di decarbonizzazione il settore siano incluse nel quadro della tassonomia dell’UE per gli investimenti sostenibili e nelle politiche di prestito della Banca europea degli investimenti (BEI).