Roma – Giuseppe Conte è salito al palazzo del Quirinale alle 12 per rassegnare e dimissioni del suo governo. Poco più di mezzora il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ora prende ufficialmente in carico una crisi, che si presenta da subito complessa e di non facile soluzione.
comunicazioni del Segretario Generale del #Quirinale #Zampetti a seguito delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri #Conte pic.twitter.com/S8tWWjV1sr
— Quirinale (@Quirinale) January 26, 2021
“Il presidente si è riservato di decidere” recita la formula del Colle che domani comincerà le consultazioni con i presidenti delle Camere e poi con le delegazioni delle forze politiche presenti in Parlamento. Un passaggio che porterà alla decisione del Capo dello Stato che dovrà affidare un incarico. Su chi ricadrà questa scelta è tutto da scrivere. Potrebbe essere un reincarico a Conte per provare ad allargare una maggioranza oggi risicata oppure dare avvio ad altri tentativi sia che investano un altro premier e un nuovo governo politico oppure uno istituzionale a tempo che traghetti verso le urne anticipate.
Primi riflessi anche in Europa dove già da diverse settimane si registrava una forte preoccupazione, specialmente per il futuro del Recovery fund che ha assegnato all’Italia una gran mole di risorse. “Stiamo seguendo gli sviluppi non commentiamo mai sugli sviluppi politici nazionali”, ha detto il portavoce della Commissione Eric Mamer. “Siamo ansiosi di continuare a lavorare con le autorità italiane sulle molte questioni che affrontiamo insieme e le iniziative che abbiamo intrapreso in questo periodo difficile”.
Tutte le ipotesi per ora sono aperte, compresa la possibilità che Italia Viva, all’origine della crisi, ritorni in una maggioranza allargata. L’incertezza però riguarda anche le altre forze politiche che da ieri stanno riunendo i vertici e che fino alle consultazioni dovranno esaminare le diverse soluzioni possibili. Partito democratico e Movimento 5 Stelle per ora tengono la posizione in difesa di Conte per un terzo incarico ma, se le condizioni non dovessero consentirlo, non è escluso che la coalizione possa cambiare cavallo anche se in questo caso la tenuta dei parlamentari penta stellati non è garantita. Incerta per ora anche la posizione del centro destra con Forza Italia favorevole a un esecutivo di unità nazionale, che non convince la Lega mentre Fratelli d’Italia spinge verso il voto anticipato.