Ci sono anche i nostalgici del “Sacro romano impero liberale e cattolico”, la “Lista del Grillo Parlante” e chi promette “Recupero maltolto” tra i 64 contrassegni registrati per le elezioni del prossimo 25 maggio
C’è chi guarda al futuro, come il “Partito Internettiano” e i nostalgici di un non meglio precisato “Sacro Romano impero liberale cattolico”. Chi invita a votare per “Io non voto” e i finti grillini della “Lista del Grillo Parlante”. In Italia anche la presentazione dei simboli di partito per le elezioni europee del 25 maggio si trasforma in burla e tra i 64 contrassegni registrati al Viminale entro la scadenza di ieri non manca davvero niente.
Il premio per il simbolo più strano va senza dubbio all’inspiegabile “Forza Juve Bunga Bunga”, ma non poca curiosità suscita anche “Chiamiamolo per il Piemonte”, che scimmiotta per grafica e colori il simbolo della lista “Chiamparino per il Piemonte”. C’è poi il “Movimento dei Poeti d’azione” e la lista “La catena” di Bruno Franco, il cui simbolo prende ispirazione, in modo nemmeno troppo velato, dal fascio littorio. Si sprecano poi i simboli dei partiti critici contro la moneta unica, come “Basta Euro” e chi, fin dal nome del simbolo promette: “Recupero maltolto”.