Bruxelles – Impara l’arte e mettila da parte. Nel vero senso dell’espressione. C’è un pezzo di presidenza portoghese rimasta praticamente inaccessibile a tutti. Non si trova nel sottoscala, né in un angolo, ma in posti preclusi al pubblico, causa COVID e misure di sicurezza che ne derivano. Un tesoro culturale contemporaneo perduto e destinato all’anonimato, nonostante a Lisbona abbiano fatto le cose in grande, assoldando due dei principali artisti del nostro tempo, Artur Bordalo, più noto come Bordalo II, e Alexandre Farto, alias Vhils.
Seguace di Banksy, Vhils 34enne originario di Lisbona, ha fatto della street art il suo punto di forza. Conosciuto a livello internazionale, ha creato ed esposto in tutto il mondo. Artista apprezzato e rinomato, le sue opere oggi costano migliaia di euro.
Bordalo II, anche lui classe 1987, anche lui di Lisbona, è noto per le sue sculture con materiali di recupero a sfondo di denuncia. “L’idea è di rappresentare la natura stessa, in questo caso, gli animali, con materiali responsabili della sua distruzione”. Questo il suo credo.
Per la presidenza di turno il Portogallo, Paese di storia e tradizioni, la scelta è stata per portare nel cuore dell’Unione europea un pezzo di Paese contemporaneo e moderno, attento al presente e proiettato al futuro.
Lo dimostra l’installazione di Bordalo II posta nel palazzo Europa, quello che ospita gli uffici del presidente Charles Michel e le riunioni dei capi di Stato e di governo. Qui è stata esposta una particolare versione della caravella portoghese, il sinoforo talmente velenoso da poter risultare letale per l’uomo ed erroneamente considerato una medusa.
L’opera core lungo la parete dello spazio riservato alla stampa in tempi normali, dopo le bandiere degli Stati membri, ed è realizzata al 90% da rifiuti raccolti sulla spiagge portoghesi. Un modo per richiamare l’attenzione sul problema dell’inquinamento degli oceani e la necessità di azioni sostenibili, peraltro al centro del programma di lavoro della presidenza portoghese. Un monito a fare di più per il pianeta e l’uomo che lo abita.
L’opera è stata commissionata dalla presidenza di turno per lanciare un messaggio e imprimere una svolta. La gigantesca scultura vuole costringere a vedere le bitudini di consumo con occhi completamente nuovi. “È proprio questa prospettiva che dovrebbe condurci verso una delle priorità della Presidenza del Consiglio dell’UE: un’Europa verde, veramente ecologica”, spiegano a Bruxelles.
L’altro edificio sede del Consiglio europeo, intitolato all’umanista fiammingo Giusto Lipsio, ospita invece “Commozione”, raccolta di diversi artisti di strada che racconta la complessità dello stare insieme. Due persone uccise in Portogallo per odio razziale, le persone che contano (“The powerful will rule our daily lives”, i più forti controlleranno le nostre vite) e quelle che contano meno, che restano indietro, che fanno fatica a essere ascoltate (“We are 0”, noi siamo zero). Vhils ha riunito 19 artisti di strada per comporre questa raccolta delle mille diversità alla base del progetto comune, le tante sfaccettature di una società in crisi di identità (“We live in a growing polarized society”, viviamo in una società polarizzata crescente) alle prese con i suoi eccessi e i suoi estremismi sempre più difficili da gestire.
Nell’atrio ornato dalle bandiere degli Stati membri dell’UE che comunicano il senso di unione e appartenenza, altre bandiere comunicano insieme, tra loro, la complessità della società contemporanea che l’Europa deve plasmare e proteggere ogni giorno. Un invito a riflettere su concetti quali pluralismo e uguaglianza, sull’importanza della convergenza di persone, interscambio e dialogo che sono al centro del progetto europeo e delle nostre democrazie contemporanee. ⠀
Il programma culturale dal forte potere comunicativo voluto dalla presidenza portoghese rischia però di essere fine a sè stesso. Le installazione resteranno all’interno del Consiglio europeo fino al 30 giugno, ma con il palazzo inaccessibile ai pochi funzionari che non possono fare a meno del telelavoro questi capolavori d’arte contemporanea resteranno inosservati. Un peccato, tanto che la presidenza portoghese sta studiando il modo di evitare che questo sforzo a sostegno dell’arte e delle creatività non resti vano.
Allo studio anche la pubblicazione di brochure, così da poter diffondere opere e la speciale mostra se proprio i battenti del Consiglio non dovessero riaprire per l’intero durato del semestre di presidenza.