Bruxelles – La linea non cambia. Semmai cambiano comunicazione e linguaggio. Adesso la Commissione esce allo scoperto, e dopo aver implicitamente invitato l’Italia a non vanificare gli sforzi per il rilancio dell’economia nazionale ed europea, ora arriva il richiamo inequivocabile di Valdis Dombrovskis. “Ci auguriamo che l’instabilità politica non ostacoli il lavoro” in corso sul piano nazionale di ripresa dell’Italia, dice il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per un’Economia al servizio delle persone, al termine della riunione dell’Ecofin. “L’Italia è di gran lunga il maggior destinatario dei fondi” del recovery fund, ed è dunque “molto importante” fare in modo che i soldi siano usati.
Tanto più che sin qui il lavoro svolto dal governo ora in crisi è risultato positivo e promettente. “L’Italia ha già presentato un numero cospicuo di componenti del piano, quindi tutto sommato vediamo che questo lavoro sta andando avanti“, sottolinea Dombrovskis, che tiene a precisare come l’esecutivo comunitario resti “in stretto contatto con le autorità italiane”. Un dialogo continuo e costante necessario per la buona riuscita del piano nazionale necessario per utilizzare i fondi UE. Per questo si vorrebbe evitare l’interruzione di un processo considerato come fin qui virtuoso.
Del resto il principale messaggio politico del primo Ecofin del nuovo anno è proprio quelle di fare le cose, e in fretta. “Il meccanismo di ripresa è un elemento centrale della risposta dell’Europa alla pandemia COVID-19″, sottolinea Joao Leao, ministro delle Finanze portoghese attuale presidente di turno del consiglio Ecofin. “Lavorare per una sua rapida e agevole attuazione è quindi una priorità assoluta”. Lo è per la presidenza portoghese del Consiglio UE, e deve esserlo per gli Stati membri. “I piani nazionali di ripresa sono fondamentali per la ripresa economica dell’Europa e per le transizioni verdi e digitali inclusive”. Più chiara di così stavolta l’Europa non poteva essere.