Bruxelles – Invocava la necessità di una maggiore spinta nell’integrazione europea, di un potenziamento dei ruoli del Parlamento europeo. Muore a 96 anni Emanuele Macaluso, storico dirigente del Partito Comunista Italiano (negli ultimi anni si presentava come l’ultimo componente della dirigenza guidata da Palmiro Togliatti a essere rimasto in vita). Era stato anche segretario regionale della CGIL in Sicilia e parlamentare della Repubblica Italiana per trent’anni, prima come deputato e poi come senatore. Negli anni Ottanta fu anche direttore del giornale comunista “l’Unità”, più recentemente, dal 2011 al 2013, ha preso la guida de “Il Riformista”.
Membro della corrente dei riformisti all’interno del partito comunista insieme all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e favorevole a un avvicinamento ai socialdemocratici, negli ultimi anni Macaluso aveva incoraggiato l’adesione della sinistra italiana al socialismo europeo. Si faceva promotore dell’istituzione di uno stato sociale europeo e dell’esigenza di un’azione comune degli Stati membri per la ricerca di una soluzione transnazionale ai problemi dell’attualità.
Numerosi i messaggi di commemorazione da parte dei politici italiani impegnati a livello europeo. “Diciamo addio a un pezzo importante di storia della sinistra italiana. Storia politica, culturale, ideale nel senso più nobile della parola” scrive su Twitter il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che rievoca una frase più volta ripetuta da Macaluso: “Se non scrivo i miei pensieri mi sento di morire”.
"Se non scrivo i miei pensieri mi sento morire", ripeteva.
E così #EmanueleMacaluso ha lavorato, riflettuto, fino alla fine dei suoi giorni.
Diciamo addio a un pezzo importante di storia della sinistra italiana.
Storia politica, culturale, ideale nel senso più nobile della parola— David Sassoli (@DavidSassoli) January 19, 2021
Lo ricorda anche il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni. “Ho incontrato Macaluso solo negli ultimi anni della sua vita, apprezzando lo straordinario esempio di cultura, ironia, vis polemica. Un grande siciliano, una perdita per la sinistra italiana”.
Ho incontrato #Macaluso solo negli ultimi anni della sua vita, apprezzando lo straordinario esempio di cultura, ironia, vis polemica. Un grande siciliano, una perdita per la sinistra italiana
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) January 19, 2021
Ne ricordano l’impegno anche numerosi europarlamentari e in particolare i rappresentanti italiani del gruppo dei Socialisti e Democratici. “È morto Emanuele Macaluso, osservatore attento della politica italiana. Anche in questi ultimi anni sapeva sempre essere arguto e brillante. Chissà come avrebbe commentato questi giorni così strani e complicati”, ha commentato Elisabetta Gualmini (S&D) facendo riferimento alla crisi di governo che si sta consumando in questi giorni in Italia.
Diffuse le dichiarazioni anche dalla politica italiana. “Mancherai Emanuele Macaluso”, scrive il ministro degli Affari europei Enzo Amendola. “La sinistra italiana e meridionale perde un protagonista di tante vittorie per la giustizia e la democrazia. La storia saprà essere generosa con te e la tua generazione”.
https://twitter.com/amendolaenzo/status/1351442859174604800?s=20
Ai messaggi virtuali si aggiunge anche il minuto di silenzio dedicato dal Senato, riunitosi oggi (19 gen per votare la fiducia al governo. “Credo che anche chi non ne ha condiviso le idee politiche possa convenire sul fatto che è stato un grande protagonista della vita politica e culturale italiana”, ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aprendo il suo discorso.