Bruxelles – L’Unione europea dà l’ultimatum a Joe Biden: se non si troverà un accordo sulla tassa per le imprese attive su internet l’UE ne imporrà una tutta sua. Parola di Paolo Gentiloni che, in audizione in commissione Mercato interno del Parlamento europeo, ribadisce la determinazione del team von der Leyen ad andare avanti. Il commissario per l’Economia tende una mano al presidente statunitense entrante, ma non è incline a concessioni.
“Dobbiamo vedere quale sarà la posizione della nuova amministrazione americana sulla tassazione digitale”, premette Gentiloni, ricordando come finora l’UE abbia tentato di pervenire ad un accordo internazionale in sede OCSE, ma senza risultati. “Voglio essere ottimista, ma se questo nuovo approccio non si materializza procederemo da soli come Europa entro la fine del primo semestre di quest’anno“.
Biden assumerà la guida del governo il 20 gennaio, giorno dell’insediamento alla Casa Bianca. ci sarà tempo per poter lavorare assieme all’Europa su un tema che riguarda molto da vicino gli Stati Uniti, dato che la maggior parte dei colossi del web è a stelle e strisce. L’auspicio è un cambio profondo di linea dopo cinque anni di ostruzionismo trumpiano. Intanto l’Europa mette le cose in chiaro con il vincitore delle elezioni presidenziali.
Non sarebbe la prima volta che l’UE costringe la comunità internazionale a sedersi attorno al tavolo per negoziare soluzioni condivise su un tema rilevante. Nel 2012 la Commissione Barroso forzò la mano sull’estensione del sistema di scambio di permesso di emissioni di CO2 (meccanismo ETS) al settore dell’aviazione civile. Nell’impossibiltà di trovare un accordo si tassarono tutte le compagnie aree non europee operanti nel mercato unico, per costringere a trovare un’intesa internazionale in sede ICAO, l’organizzazione internazionale per l’aviazione civile, raggiunta solo nel 2016 dopo un lungo braccio di ferra e trattative serrate.