Bruxelles – “In varietate concordia”, cioè “uniti nella diversità”. L’applicazione del motto dell’Unione Europea passa anche dal voto favorevole che oggi il Parlamento europeo ha espresso per il progetto di legge di iniziativa popolare del cosiddetto Minority Safepack.
La proposta popolare, che è stata sottoscritta da oltre 1,1 milioni di cittadini europei e che ha superato la soglia nazionale in 11 stati membri (ne bastano 7 per rendere un disegno di legge popolare ammissibile), mira a tutelare le minoranze linguistiche presenti nell’Unione Europea, assicurando la piena attuazione dei loro diritti e proteggendo le lingue minoritarie dell’UE dall’estinzione.
“Nell’Unione Europea si stimano dai 40 ai 50 milioni di persone che parlano una lingua minoritaria o regionale” si legge nella proposta. “Queste tipologie di lingue affrontano situazioni molto diverse: alcune si fondano su basi istituzionali e giuridiche solide (come il catalano e il basco in Spagna e il gallese in Gran Bretagna). Altre, parlate da comunità meno popolose non godono di uno status ufficiale e hanno bisogno di sostegno (il cornico della Cornovaglia, il Ciango in Romania). Altre ancora sono parlate da persone che subiscono uno stato di forte poverta o problemi di marginalizzazione sociale (come i Rom in molti Paesi)”.
La richiesta principale del Minority Safepack attiene alla promozione delle lingue minoritarie nei servizi pubblici come l’istruzione, la pubblica amministrazione, la sanità e la giustizia e in ambiti come la cultura e i media per permettere alle minoranze linguistiche di fruirne in maniera più agevole e per favorire l’integrazione sociale al resto della società. Nella proposta si fa riferimento anche alla possibilità di destinare una parte dei fondi di coesione alle politiche per le minoranze linguistiche e alla costituzione di un Centro per la Diversità Linguistica che salvaguardi il rispetto dei diritti di tali comunità.
Il disegno di iniziativa popolare è stato approvato mediante una risoluzione dal Parlamento europeo con 524 voti a favore. I contrari sono stati 67, gli astenuti 103. Nell’accogliere il Minority Safepack alcuni eurodeputati hanno espresso le loro preoccupazioni per il clima di disprezzo che spesso interessa le minoranze linguistiche nell’UE. L’iter legislativo formale, tuttavia, dipende dalla Commissione europea, che qualora lo ritenesse opportuno, potrà nei prossimi sei mesi varare una proposta legislativa.
🇪🇺 #History. With 524 MEPs voting in favour, @Europarl_EN adopted a resolution supporting #MinoritySafePack! We are grateful to those who supported us: @EPPGroup, @TheProgressives, @RenewEurope, @GreensEFA, @Left_EU & all @ECRparty, @IDGroupEP, @NonInscrits MEPs who voted for us. pic.twitter.com/TWZaLK7f1j
— #MinoritySafePack Initiative (@MSPI_EU) December 17, 2020
“Siamo grati al Servizio di Azione per i Cittadini Europei e alle ONG che hanno lavorato duramente per promuovere questa iniziativa popolare europea e questo progetto di democrazia diretta” hanno commentato i promotori sul profilo Twitter della proposta di legge. “Il Minority Safepack è la quinta proposta di iniziativa popolare ad aver avuto successo nella storia europea!”.
🇪🇺 #MinoritySafePack is grateful to our allies at @ecas_europe, an #NGO working hard to promote the #EuropeanCitizensInitiative (ECI) and civic #democracy.
✍️ @MSPI_EU is the 5th successful #ECI in history: we could not have gotten this far without your support.
💛 Thank you: https://t.co/yskUvMRZuH
— #MinoritySafePack Initiative (@MSPI_EU) December 17, 2020