Bruxelles – Un tweet di troppo, un commento contro ogni prassi, ed ecco la Commissione europea ‘richiamare all’ordine’ il capo dello Stato membro indisciplinato. L’attesa per l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi gioca un brutto scherzo all’Unione europea. Il primo ministro sloveno, Janez Jansa, riconosce la vittoria di Donald Trump, presidente uscente in cerca del secondo mandato, a spoglio ancora in corso. Un’iniziativa non gradita a Bruxelles.
La Commissione europea non può impedire a un capo di Stato e di governo di uno Stato membro di esprimersi, ma si ricorda l’importanza delle prassi. “Il fatto di non commentare elezioni in corso è una convenzione che noi consideriamo giusta e corretta”, la replica del capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario, Eric Mamer, in occasione del briefing con la stampa internazionale. “Aspettiamo il conteggio dei voti, e questo è ciò che consigliamo a tutti”.
Il tipo della risposta e l’ordine temporale con cui arriva lascia intendere che l’uscita del leader sloveno non è piaciuta a Bruxelles, da cui arriva di fatto l’invito a mantenere il massimo riserbo. La Commissione attende, e glissa anche sulle dichiarazioni del candidato repubblicano, Trump, che già parla di brogli ed evoca il ricorso alla Corte suprema. “Confidiamo nella tradizione democratica, che negli Stati Uniti è molto forte, e nella autorità“, il commento di Mamer. Che ripete più di una volta. “Lo spoglio è in corso, e aspettiamo che si concluda. Parliamo di un Paese grande quanto un continente, un risultato sarà annunciato a tempo debito”.