Roma – Una giornata intera passata alle ultime limature del decreto per fronteggiare il nuovo allarme contagi, poi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha riposto in cartella le questioni interne, per preparare il vertice europeo di giovedì e venerdì.
L’informativa prima al Senato e replica questa mattina alla Camera con un’agenda dedicata alla situazione epidemiologica, alla Brexit, poi il punto sui cambiamenti climatici e le relazioni con l’Africa.
Il premier ha spiegato di voler confermare ai partner che “le misure nazionali volte al contenimento del contagio debbano contare su una cornice europea di sostegno sanitario ed economico efficace”. E sulle questioni che ruotano intorno al futuro vaccino, ha spiegato che “lo sforzo del Governo nelle diverse sedi europee ed internazionali, fin dall’inizio della pandemia si è profuso anche sul fronte della ricerca”, con l’obiettivo primario di “un’equa distribuzione” dentro e fuori dall’UE e soprattutto “a beneficio dei Paesi più vulnerabili”.
Sullo stato di avanzamento dei negoziati sul futuro partenariato tra l’UE e il Regno Unito, Conte ha spiegato che “rimane poco tempo” e che serve “saggezza e lungimiranza da entrambe le parti”. Tuttavia sulla Brexit, Conte tradisce un certo pessimismo: “A uno scenario senza accordo dobbiamo preferire l’accordo ma non ad ogni costo”. Il capo del governo italiano poi spingerà perché “il partenariato tra Unione europea e Unione africana si rifletta in una migliore cooperazione in materia migratoria”.
Intanto martedì fino a tarda sera il parlamento italiano è stato impegnato con il dibattito e il voto sulle relazioni delle Commissioni di Camera e Senato alle linee guida del governo del Next generation EU. L’opposizione che ha presentato risoluzioni autonome non ha condiviso l’impostazione data dal governo ma è stata soprattutto la Lega a dare un giudizio molto critico, su un programma di aiuti che “non è per nulla salvifico e porterà il Paese a nuovi debiti”, come ha detto il capogruppo Riccardo Molinari. A Montecitorio tutto il centrodestra si astiene e la risoluzione di maggioranza passa con 276 voti. Al Senato Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato solo il loro documento. Il dispositivo della maggioranza a fine giornata passa con 150 voti a favore e 118 contrari.
“Con il voto del Parlamento il dialogo con la Commissione che inizia giovedì è più forte”, ha detto durante il dibattito il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola. E sul prossimo confronto con Bruxelles per il Recovery fund ha fatto alcuni accenni anche Conte che ha ribadito la necessità del rispetto degli impegni presi a luglio e evitare ritardi. “È un obbligo morale per non dimenticare le migliaia di vittime della pandemia e offrire una prospettiva migliore alle nuove generazioni” ha detto, assicurando il sostegno allo sforzo delle istituzioni europee e della presidenza tedesca volto a evitare rinvii dell’operatività di Next generation EU”.
Sul Consiglio europeo che dovrà fare il punto sui progressi compiuti verso l’obiettivo dell’UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050, Conte ha poi confermato l’ambizione dell’Italia di essere in prima fila, non solo sul piano europeo “ma anche in una prospettiva più ampia per promuovere una sfida di portata globale come quella del cambiamento climatico”.
Al di là di un dibattito a volte molto acceso e con attacchi al governo, soprattutto da parte della Lega di Salvini, tra maggioranza e opposizione il sottile filo di dialogo non si spezza. Rivolto alla minoranza Conte ha assicurato che nel Piano italiano di ripresa e resilienza “il governo condivide l’invito a concentrare le risorse disponibili in un numero contenuto di progetti qualificanti, che rispondano agli obiettivi strategici del pacchetto Next Generation Eu”. Un passaggio in cui ha promesso di valutare con attenzione la proposta “volta a garantire ai soggetti attuatori incentivi per l’avanzamento dei progetti, e penalità per chi non rispetta il crono programma stabilito”.
Mano tesa che viene proposta anche sul fronte dei prossimi voti che dovranno assicurare lo scostamento di bilancio e che rimangono a rischio per le assenze dovute di parecchi parlamentari costretti all’isolamento.