I capitoli siglati riguardano valori democratici, politica estera e di sicurezza. Il premier Yatseniuk: “Realizza sogno di milioni di cittadini”. Van Rompuy: “Base per approfondire le relazioni”
L’Ucraina ha firmato la prima parte dell’accordo di associazione con l’Unione europea. Tra sanzioni e minacce la notizia passa quasi in sordina, eppure si tratta proprio dell’accordo da cui tutta la crisi ucraina ebbe inizio. Per il momento sono stati siglati soltanto i capitoli politici, ma l’impegno europeo è a concludere in tempi rapidi l’intero accordo, con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni a Kiev del prossimo 25 maggio.
La firma “simboleggia l’importanza delle relazioni e sarà la base per approfondirle” assicura su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy annunciando l’avvenuta firma dell’accordo. A questo passo si sarebbe dovuti arrivare già lo scorso novembre, in occasione del summit di Vilnius sul Partenariato orientale. Allora però l’ex presidente, Viktor Yanukovich fece marcia indietro, preferendo un deciso avvicinamento alla Russia: decisione che ha scatenato le massicce proteste di piazza che hanno portato alla caduta del governo.
La parte politica dell’accordo appena firmato da Ue e Ucraina include i capitoli sui valori democratici e sulla politica estera e di sicurezza, prevedendo in particolare una cooperazione rafforzata su questioni regionali, prevenzione dei conflitti, gestione delle crisi, armi di distruzione di massa e disarmo.
La firma della parte politica dell’accordo di associazione Ue-Ucraina “riguarda molti aspetti”, ma soprattutto “stabilisce un processo che permette un percorso di riforme nel Paese”, ha spiegato il primo ministro ucraino, Arseni Yatsenyuk, al termine dell’incontro con i leader europei. La firma di oggi, ha aggiunto, “realizza il sogno di milioni di ucraini di essere parte dell’Europa”. Parlando delle possibili soluzioni alla crisi, Yatseniuk ha escluso l’opzione militare perché “non è accettabile per il mondo avere una terza guerra mondiale”. Il premier ad interim di Kiev ha invece invocato una soluzione politico-economica che passi in particolare dalla limitazione delle esportazioni di gas russo all’Ue per ridurre gli introiti di Mosca.
Nei giorni scorsi l’Ue ha di fatto anticipato, in modo unilaterale, anche un’altra parte dell’accordo di associazione, la creazione di un mercato di libero scambio con l’Ucraina. E’ stato infatti deciso di sopprimere le barriere all’ingresso per l’export dall’Ucraina: una misura che, secondo i calcoli di Bruxelles, dovrebbe portare al Paese vantaggi economici per mezzo miliardo.
Letizia Pascale