Bruxelles – Scontro tra giornalisti e Commissione Europea. Al centro della polemica scaturita oggi (martedì 13 ottobre) durante il briefing giornaliero della Commissione, il fatto che la presidente, Ursula von der Leyen, da mesi non si presenti in sala stampa per un confronto diretto con gli organi di informazione. Questo non avverrà nemmeno domani (14 ottobre) al termine del Tripartite Social Summit. Su tutte le iniziative delle ultime settimane, dalle contromisure prese contro la crisi Covid-19 alle sanzioni internazionali, sono stati forniti solo comunicati stampa e brevi videoconferenze aperte ai giornalisti. In particolare Radio Radicale a Die Presse hanno fatto notare che esiste una grande differenza tra questo tipo di iniziative per la stampa “con tre o quattro domande al massimo concesse” e l’effettiva possibilità data ai giornalisti di interrogare la presidente della Commissione su “importanti questioni di interesse pubblico”, hanno fatto notare David Carretta e Oliver Grimm.
“La presidente ha un’agenda quasi impossibile in questo momento di crisi. Non è certo una mancanza di volontà o di rispetto nei confronti dei professionisti dell’informazione”, ha replicato il portavoce della Commssione, Eric Mamer. “Non appena sarà possibile, annuncerò una sua personale conferenza stampa”. Parole che non hanno convinto la controparte: attraverso i commenti accesi di diversi giornalisti, è stato fatto notare come “basterebbe spostarsi davvero di cento metri per un breve incontro” al termine degli incontri istituzionali. “Non l’abbiamo visto nemmeno dopo l’ultimo Consiglio Europeo”.