Roma – Con un video messaggio alla tv pubblica il premier libico Fayez al Sarraj ha annunciato di volersi dimettere dalla carica di capo del governo di accordo nazionale. Una decisione attesa dopo diversi giorni di indiscrezioni e che sarebbe scaturita per favorire un nuovo esecutivo in vista dei negoziati di Ginevra che il mese prossimo dovrebbero dar vita a un nuovo governo.
“Dichiaro il mio sincero desiderio di cedere le mie responsabilità al prossimo esecutivo non più tardi della fine di ottobre”, ha detto al Sarraj con l’auspicio che “la commissione per il dialogo finisca il suo lavoro e scelga un consiglio presidenziale e un primo ministro”.
La speranza della comunità internazionale è che un nuovo esecutivo possa portare a termine la difficile transizione politica del Paese, martoriato da anni da una guerra civile contro le milizie del generale Khalifa Haftar che controllano Libia orientale. L’Onu intanto dovrebbe nominare in queste settimane il nuovo rappresentante speciale per la Libia rimasto scoperto dopo l’uscita di Ghassan Salamé dimessosi nel marzo scorso.
Da diverso tempo le ostilità tra le due fazioni si sono fermate e il dialogo sembra più vicino anche grazie all’attivismo del presidente del parlamento insediato a Tobruk, in Cirenaica, Aguila Saleh, impegnato in una proposta politica di unificazione delle istituzioni del Paese. Un’azione finora non ostacolata da Haftar e che l’uscita di al Sarraj dovrebbe ulteriormente favorire.
Un’intesa per rappresentare le diverse anime del Paese, Tripolitania, Cireanica e Fezzan, è la precondizione dei colloqui di Ginevra e diventerebbe la base per una nuova composizione del Consiglio presidenziale e consentire in relativa sicurezza nuove elezioni.