Bruxelles – Lanciata una collaborazione ad ampio raggio tra la Banca Europea per gli Investimenti e Regione Lazio, che porterà a finanziamenti per 500 milioni di euro in tutti i settori produttivi nei prossimi anni. I contenuti sono in accordi già firmati o in corso di perfezionamento annunciati oggi da Dario Scannapieco, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, finalizzati a sostenere anche la ripresa post-COVID-19.
Accordo quadro multisettoriale: 300 milioni
Una prima operazione riguarda l’Accordo quadro per 300 milioni di prestiti nei prossimi quattro anni alla Regione, già firmato. Sulla base dell’Accordo saranno finanziabili progetti che, nell’ambito del Programma pluriennale della Regione, hanno come obiettivo la lotta al cambiamento climatico, la prevenzione e la mitigazione dei rischi da dissesto idrogeologico, il miglioramento, la costruzione e la ristrutturazione delle infrastrutture pubbliche urbane e regionali, la protezione dell’ambiente. Potranno essere finanziate anche misure di emergenza per combattere la pandemia di COVID-19, in modo da contribuire in modo significativo alla ripresa economica.
La durata dei prestiti potrà arrivare sino a 25 anni.
Pmi e Midcap: 200 milioni in partnership con le banche
Una seconda operazione, in corso di perfezionamento, si basa su un finanziamento iniziale della BEI alla Regione per i progetti di Pmi (fino a 250 addetti) e Midcap (250-3.000 dipendenti) in tutti i settori produttivi, anche in questo caso con un focus speciale sugli investimenti di contrasto alle conseguenze della pandemia da Covid-19. La linea di credito sarà veicolata alle imprese del territorio laziale attive in tutti i settori economici tramite tre banche intermediarie selezionate dalla Regione con gara pubblica: Unicredit, BCC Roma e Banca Popolare di Sondrio. Le tre banche raddoppieranno i 100 milioni della BEI, per un ammontare complessivo quindi di 200 milioni a beneficio di un numero orientativo di 400 imprese con sede nella Regione. I tempi di restituzione saranno di 12 anni per le imprese private e di 15 anni per gli investimenti portati a termine dalle aziende pubblico-private, con un preammortamento di tre anni.