Bruxelles – L’Unione europea continua a investire nella ricerca per lo sviluppo di cure e soluzioni anti-COVID. La Commissione UE ha deciso di finanziare 23 nuovi progetti con 128 milioni di euro provenienti dal programma Horizon 2020 per la ricerca, un esborso he rientra nell’impegno per 1,4 miliardi previsto nella strategia “Risposta globale contro il coronavirus”, varata lo scorso maggio.
Ai 23 progetti ammessi al finanziamento partecipano 347 équipe di ricerca di 40 paesi, di cui 34 provenienti da 16 paesi al di fuori dell’UE. Il finanziamento consentirà ai ricercatori di far fronte alla pandemia e alle sue conseguenze potenziando la capacità industriale di produrre e diffondere soluzioni prontamente disponibili, sviluppare tecnologie mediche e strumenti digitali, studiare meglio gli impatti comportamentali e socioeconomici della pandemia e trarre insegnamenti da grandi gruppi di pazienti (coorti) in tutta Europa.
“I finanziamenti di emergenza di Orizzonte 2020 consentiranno ai ricercatori di mettere un punto rapido con soluzioni e per i pazienti, gli operatori sociosanitari, gli ospedali, le comunità locali e le imprese”, sottolinea Mariya Gabriel, commissaria per la Ricerca e l’innovazione.
Diverse le aree di intervento su cui ha deciso di puntare l’esecutivo comunitario: il riorientamento della produzione verso la rapida messa a disposizione di forniture e attrezzature mediche essenziali, lo sviluppo di tecnologie mediche e strumenti digitali,
la creazione di reti di istituti di ricerca . Politecnico di Milano, Università degli studi di Verona, e Engineering Ingegneria Informatica Spa i tre capofila italiani tra i progetti selezionati da Bruxelles.