Bruxelles – Basta Europa. A mettere i bastoni tra le ruote della solidarietà, ancora una volta, sono i Paesi Bassi, una volta convinti sostenitori della necessità di un’Unione forte. Ma questo tanto tempo fa, quando si fecero promotori del progetto comune, che oggi invece è sentito un peso. Come dimostra Rob Rooken, europarlamentare del Forum per la Democrazia, partito olandese affiliato ai conservatori europei (ECR). Porta la sua firma l’emendamento alla proposta di modifica del meccanismo di protezione civile europeo che chiede di cancellare l’articolo che conferisce alla Commissione europea poteri straordinari d’intervento in caso di emergenze.
Il testo, che sarà discusso e votato dall’Aula a settembre, prevede la possibilità per l’esecutivo comunitario di vedersi conferito “il potere di adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili, nel caso di un’emergenza che deve essere affrontata immediatamente, laddove, in casi debitamente giustificati, lo richiedano motivi imperativi di urgenza”. In questo mono l’Ue potrebbe “reagire senza indugio alle emergenze su vasta scala che potrebbero avere un forte impatto sulla vita umana, sulla salute, sull’ambiente, sulla proprietà e sul patrimonio culturale, interessando allo stesso tempo la maggioranza o tutti gli Stati membri”.
Insomma, l’articolo anti-Covid e non solo viene depennato dall’europarlamentare olandese con un emendamento a questa parte di testo che si limita a recitare “cancellato”. Niente Europa, niente intervento rapido, niente solidarietà. Rooken condanna gli altri ad arrangiarsi, in nome della supremazia nazionale propria dei sovranisti.
E’ l’ultimo atto che vede i Paesi Bassi mettersi di traverso su ogni iniziativa di matrice europea. In tal senso lo scontro più forte, e anche più recente, è quello che ha visto il primo ministro Mark Rutte tenere in scacco il vertice del Consiglio europeo per la sua presa di posizione contro le sovvenzioni quale risposta alla recessione causata dal Coronavirus. Anche in quel frangente una bella lezione di anti-europeismo.