Bruxelles – Migranti e sanità, in entrambe le materia la competenza è nazionale e la Commissione europea può al massimo fornire assistenza, se richiesta. Bruxelles ricorda come funziona l’Unione all’Italia, dove negli ultimi giorni la situazione migratoria si è fatta nuovamente forte, con richiedenti asilo positivi al COVID-19 scappati dai centri di prima accoglienza. A chi invoca l’Europa di fronte ai problemi italiani, viene ricordato che le scelte sono state per meno Europa. Uno schiaffo ai sovranisti nazionali.
“Siamo a conoscenza della situazione, ma spetta all’Italia gestirla”, la risposta di Adalbert Jahnz, portavoce dell’esecutivo comunitario per le questioni di migrazione e sicurezza. Una risposta che non suona come un ‘arrangiatevi’, ma figlia dei trattati e delle regole. “Salute e sanità sono di competenza nazionale”, e dunque l’emergenza COVID va affrontata a livello nazionale. Allo stesso modo, sottolinea, anche per i flussi migratori non c’è una politica comune, e di conseguenza spetta alle autorità italiane rispondere alle sfide.
“La Commissione europea fornisce assistenza”, sottolinea il portavoce, ricordando come attualmente circa 300 funzionari dell’Ue “sono sul posto” per aiutare l’Italia nella sue operazioni di registrazione delle persone sbarcate, e che ci sono risorse europee che possono essere usate per coprire le spese relative alla pandemia di Coronavirus. Ancora una volta, insomma, si ripropone la questione dell’immigrazione, con i limiti dell’Europa e quelli dei sovranisti che l’Europa non la vogliono.