Bruxelles – Aumenta la disoccupazione nell’Unione europea e nell’area dei Paesi con la moneta unica. In termini percentuali a giugno il tasso dei senza lavoro aumenta di 0,1 punti percentuali sia nell’UE a 27 (a 7,1%) sia nell’UE a 19 (a 7,8%), per un totale di 15 milioni tra uomini e donne alla ricerca di un impiego, di cui 12,6 milioni nell’area euro.
Spicca il dato dell’Italia, dove in un solo mese, tra maggio e giugno, la disoccupazione è crescita di mezzo punto percentuale, dall’8,3% all’8,8%, per un totale di 150mila disoccupati in più, ora a quota 2,2 milioni, secondo i dati Eurostat di fresca pubblicazione.
L’istituto di statistica europeo ricorda che l’aumento dei dati si spiega per due ragioni. Da una parte le misure di confinamento COVID-19 applicate da marzo 2020 “hanno innescato un forte aumento del numero di richieste di indennità di disoccupazione in tutta l’UE”, contribuendo a far crescere il livello dei senza lavoro. Dall’altra parte “una parte significativa” di coloro che si erano registrati nelle agenzie di disoccupazione non era più attivamente alla ricerca di un lavoro, passando dalla categoria dei disoccupati a quella degli inattivi. Adesso si esce dall’inattività e si torna a cercare un impiego.
La situazione peggiora anche per i giovani (under 25). Tra maggio e giugno la disoccupazione giovanile è crescita dello 0,5% nell’area euro (ora al 17%) e dello 0,6% nell’UE (ora a 16,8%). Si contano 124mila giovani senza lavoro in più in un mese, 80mila dei quali nei Paesi con la moneta unica. Anche qui risalta il dato italiano, con 29mila giovani disoccupati in più. Sono attualmente 360mila le persone con meno di 25 anni alla ricerca di un posto di lavoro. In Francia e in Germania l’indice è invece negativo (rispettivamente -6.000 e -1.000)