Bruxelles – Scontro tra magistratura e governo della Catalogna sul confinamento deciso dalla Generalitat per la città di Lleida. Domenica le autorità del governo regionale avevano ordinato un nuovo confinamento in casa degli abitanti dell’area intorno alla città, a causa di un forte aumento del numero di casi Covid-19. L’area interessata, con circa 160.000 abitanti, e 1.500 contagi era già stata isolata dal resto della Catalogna la settimana precedente.
“Il tribunale di Lleida ha deciso di non ratificare le misure della risoluzione del 12 luglio perché contrarie alla legge”, ha spiegato la Corte superiore di giustizia catalana sul suo account Twitter. Oggi ha risposto il presidente della Catalogna Quim Torra, annunciando un ricorso contro la decisione dei magistrati e l’emanazione di un nuovo decreto di confinamento: “Non accettiamo la decisione dell Giustizia e siamo pronti ad affrontare le conseguenze”, ha spiegato.
Secondo i magistrati il problema è duplice: da una parte le autorità regionali non avrebbero la competenza per un decisione del genere, che spetta al governo centrale, poiché mentre nella decisione della scorsa settimana si definiva solamente la chiusura di una zona rossa, con il decreto di domenica si confinano le persone dentro casa, una limitazione giudicata maggiore dei diritti fondamentali.
I giudici però vanno anche oltre poiché tentano di sostituirsi al governo regionale anche nella gestione della pandemia, sostenendo che la Generalitat abbia altri mezzi per controllare la diffusione e nella valutazione del rischio: “La proporzionalità di questa pesante misura restrittiva deve basarsi sull’esistenza di una trasmissione seria e molto significativa del virus su scala comunitaria. (…) Secondo le cifre presentate, riteniamo che l’isolamento generale a casa , tra le altre limitazioni, è sproporzionato alla luce dei dati esposti”, sentenzia il Tribunale.
Il presidente della Catalogna, Torra, per il momento si affida al senso di responsabilità dei cittadini, invitandoli ad osservare le prescrizioni del decreto, anche se la sua efficacia legale è stata sospesa dal Tribunale.
Il governo centrale non sembra al momento intenzionato a decidere un confinamento in casa, ma assicura di seguire la situazione molto da vicino.