Dopo rialzi che proseguono da settimane, la moneta unica ha toccato la soglia di 1,39 dollari. Dalla Bce nessuna decisione su possibili tagli dei tassi o nuove misure
Continua la marcia dell’euro verso l’alto. La moneta unica ha toccato la soglia di 1,39 dollari, bruciando il picco raggiunto a fine 2013 e tornando ai massimi da oltre due anni. I rialzi proseguono da settimane ma ieri hanno segnato un’accelerazione, arrivando ai livelli più alti dal 31 ottobre 2011, a seguito della mancanza di misure espansive da parte della Bce. L’istituzione monetaria ha omesso di effettuare nuovi tagli ai tassi di interesse, a dispetto della bassa inflazione, ma ha anche evitato di varare misure sul rafforzamento della liquidità in circolazione.
Il presidente della Bce Mario Draghi non ha indicato alcuna urgenza in questo senso anche grazie a dati nel complesso positivi dalla congiuntura europea.Il presidente della Bce ha ribadito che l’istituzione non ha un obiettivo sui cambi valutari, ma che questi hanno importanti ricadute sull’andamento dell’inflazione, che Francoforte cerca di controllare, sia contro gli eccessivi rialzi sia dalla troppa debolezza. Draghi ha spiegato che secondo la Bce il rafforzamento accumulato dall’euro rispetto al minimi del 2012, ha sottratto all’inflazione circa 0,4-0,5 punti percentuali.
Ieri il mancato annuncio di misure è stato seguito da un repentino rafforzamento dell’euro che ha superato quota 1,38 dollari. Questa mattina la moneta unica ha toccato 1,3906 dollari, vicino al picco del 27 dicembre scorso. In precedenza livelli simili erano stati toccati nell’ottobre del 2011 e ora gli esperti iniziano a interrogarsi sulla possibilità che superi la soglia psicologica di 1,40 dollari.