Bruxelles – Il futuro è digital. Il cambiamento era già in atto, la pandemia di COVID-19 l’ha reso solo ancor più inevitabile, e allora bisogna accettare la sfida. Valdis Dombrovskis lo sa. “Vedo il digitale come il futuro della finanza”, dice vicepresidente esecutivo della Commissione europea chiudendo la conferenza ‘Digital Finance Outreach’.
Ma non è solo quello. “La pandemia ha mostrato quanto siamo dipendenti dalle tecnologie digitali. Le transazioni on-line sono passata da un’opportunità a una necessità”. In prospettiva saranno la norma. “Quando la crisi sarà superata non vedo rallentamenti nel campo digitale”. Per questo occorre non indugiare.
La Commissione anche prima della crisi innescata dal Coronavirus ha puntato sulla trasformazione ditale. E’ una delle condizioni della strategia del team von der Leyen. Il Just Transition Mechanism punta su verde e digitale. La crisi sanitaria ha solo reso ancor più prioritaria quella che era già una priorità.
“Dobbiamo stimolare l’innovazione affinché i consumatori e le imprese europei ottengano il massimo beneficio, garantendo al contempo un’adeguata supervisione”, dice Dombrovskis. “La Commissione europea esporrà i suoi piani questo autunno”, ma anticipa già che sono tre gli obiettivi che ci pone: creare “un vero” mercato unico per i servizi finanziari digitali , con “la rimozione delle barriere tra gli Stati membri”, promuovere un settore finanziario basato sui dati, intervenire sul quadro normativo.
“Regole più semplici per progetti meno rischiosi”, il modello dell’UE per il futuro dell’Europa come sintetizzato da Dombrovskis. Oggi più che mai “dobbiamo essere competitivi a livello globale”. Il momento giusto è quelle attuale. “Negli ultimi mesi abbiamo visto che molte più persone sono disposti a investire”. L’UE lavorerà per permetterlo.