Roma – Germania e Italia hanno lo stesso obiettivo, “una ripartenza sociale economica e vigorosa” per rilanciare l’Europa assieme e in maniera solidale. E la fiducia non manca in questo tratto di strada che separa i 27 Stati membri dal prossimo Consiglio europeo e che segnerà il destino del Recovery plan. Intenzioni confermate oggi nella visita a Roma del ministro degli esteri tedesco Heiko Maas, il cui Paese dal primo luglio avrà la presidenza di turno semestrale dell’Unione, all’omologo Luigi Di Maio.
“Nonostante le posizioni divergenti, sono stato nei Paesi Bassi e in Austria la scorsa settimana e in questi colloqui sento una disponibilità al compromesso”, ha detto Maas e seppure “non siamo ancora arrivati alla meta di questo obiettivo”, abbiamo ancora tanti colloqui da fare.
Il negoziato sul bilancio e l’intesa sul Next generation Eu, marcano con forza l’attività diplomatica dei due Paesi. La ripartenza dell’Europa “è la massima priorità del semestre di presidenza tedesca. Vogliamo un Europa coraggiosa e solidale, non vogliamo lasciare perdere o indietro nessun Paese” ha aggiunto il titolare di Berlino.
I due ministri degli Esteri prima del bilaterale a Villa Madama hanno fatto una breve visita all’Istituto delle malattie infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma, e hanno ricordato l’importante collaborazione con l’Istituto Robert Koch di Berlino. Il diplomatico tedesco ha sottolineato come “l’Italia sia stata determinante” nella disciplina della lotta al Covid, “una voce chiara e risoluta con la quale avete avvertito gli altri Paesi in Europa”.
Un’emergenza che ancora non è finita secondo i due ministri, serve da parte di tutti ancora molta responsabilità anche e specialmente in questa fase in cui vengono riaperte le frontiere. “Saranno vacanze diverse con limitazioni ma sappiamo che l’Italia è una delle mete più ambite e per noi è importante che la sicurezza dei turisti e dei padroni di casa siano garantite in egual misura”. “Molti turisti tedeschi sono in arrivo in Italia e questo è un bene per le nostre economie – ha detto Di Maio – ed è il frutto del lavoro portato avanti tutti insieme in queste settimane per consentire ai cittadini europei di spostarsi in UE”.
Appuntamento importante per i ministri anche la visita al comando dell’Operazione IRINI. I due Paesi danno una grande importanza alla crisi libica, “la situazione sul terreno ci preoccupa molto” ha detto il titolare della Farnesina, “uno scenario che è un pericolo per tutta l’Europa”. In questa direzione e per una soluzione politica, l’Italia considera della massima urgenza la nomina del nuovo rappresentante speciale dell’Onu e a proposito di IRINI l’auspicio è che “l’operazione dispieghi al più presto tutti gli assetti previsti per assicurare il monitoraggio dell’embargo, non solo quello navale ma anche aereo e satellitare”. Andare perciò avanti in “una missione – che è uno dei più importanti seguiti della conferenza di Berlino, – ha concluso Di Maio – un lavoro promosso dal collega Maas e dalla Cancelliera Merkel”.
Infine, nell’ambito dell’incontro bilaterale, è stato risollevato il tema dei flussi migratori e la necessità per l’Unione europea di rimettere l’attenzione sul fenomeno. L’emergenza Covid ne ha complicato la gestione, gli accordi di Malta sono stati sospesi così come i ricollocamenti. Alla Germania, che si appresta ad assumere la presidenza di turno, l’Italia chiede di rimettere al centro dell’UE il problema migratorio e lavorare per un nuovo patto sull’asilo.