Bruxelles – Un dato mai visto prima nella storia dell’Unione europea: ad aprile 2020 rispetto a marzo 2020 la produzione industriale è diminuita del 17,1% nell’area dell’euro e del 17,3% nell’intera UE. Su base annua, rispetto ad aprile 2019 il calo è stato rispettivamente del 28,0% e del 27,2%.
Complessivamente, la produzione industriale nell’area dell’euro e nell’UE è crollata ai livelli visti l’ultima volta a metà degli anni ’90.
“Nell’aprile 2020, le misure di contenimento COVID-19 ampiamente introdotte dagli Stati membri – afferma una nota di Eurostat – hanno continuato ad avere un impatto significativo sulla produzione industriale”.
L’ufficio statistico dell’Unione europea sottolinea che queste sono le maggiori cadute mensili registrate dall’inizio della serie, significativamente superiori alle diminuzioni dal 3% al 4% registrate alla fine del 2008 e all’inizio del 2009 durante la crisi finanziaria.
Confronto annuale per gruppo industriale principale e per Stato membro
Nell’Area dell’euro nell’aprile 2020, rispetto ad aprile 2019, la produzione di beni di consumo durevoli è diminuita del 47,7%, di beni strumentali del 40,9%, di beni intermedi del 25,5%, di beni di consumo non durevoli del 14,0% e di energia del 12,8%.
Nell’UE la produzione di beni di consumo durevoli è diminuita del 45,4%, i beni strumentali del 40,8%, i beni intermedi del 23,6%, beni di consumo non durevoli del 12,5% e energia del 12,4%.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, sono state registrate le maggiori riduzioni della produzione industriale in Lussemburgo (-43,9%), Italia (-42,5%) e Slovacchia (-42,0%). L’unico aumento è stato osservato in Irlanda (+ 5,5%).