Bruxelles – Donald Trump ha annunciato che entro settembre ritirerà dalla Germania 9.500 militari dei 34.500 attualmente lì dislocati, e si apre una competizione europea per ottenere un nuovo dispiegamento di questi militi.
Non è chiaro perché Trump abbia preso questa decisione, sulla quale la NATO ancora non ha commentato. Secondo fonti USA la questione era allo studio dallo scorso settembre, e dunque non avrebbe relazioni con il fatto che la cancelliera Angela Merkel non ha accettato l’invito in USA per il prossimo G7.
Berlino comunque non ha preso bene la decisione. “Se si arrivasse al ritiro di una parte delle truppe statunitensi, ne prenderemo atto. Apprezziamo la cooperazione con le forze statunitensi che si è sviluppata nel corso di decenni. È nell’interesse di entrambi i nostri Paesi”, ha detto il ministro degli Esteri Heiko Maas in un’intervista uscita ieri su Bild am Sonntag, nella quale ha aggiunto che in rapporto con gli USA, nonostante si tratti di due partner “stretti nell’Alleanza transatlantica, è complicato”.
Fatto sta che appena saputa la notizia il premier polacco Mateusz Morawiecki ha chiesto il trasferimento di almeno una parte di questi militari nel suo Paese, dove attualmente stazionano quasi 5.000 soldati statunitensi. “Spero profondamente che, a seguito dei molti colloqui che abbiamo avuto – ha detto ieri il primo ministro – una parte delle truppe con base oggi in Germania che verrà fatta ritirare dagli Stati Uniti arriverà davvero in Polonia. La decisione spetta agli Stati Uniti”.
Secondo Morawiecki un dispiegamento nel sul Paese “rafforzerebbe il fronte orientale della NATO”, cioè in funzione anti-russa