Il portavoce del commissario all’Antitrus Almunia: “Si tratta semplicemente di una richiesta di ulteriori informazioni che ovviamente non pregiudica la sostanza della nostra valutazione”
La Commissione europea ha chiesto spiegazioni al governo italiano circa il decreto del 30 novembre scorso sulla rivaluutazione delle quote di Bankitalia. Si è trattato di una “iniziativa autonoma” con cui l’esecutivo di Bruxelles con una lettera inviata alcuni giorni fa “ha chiesto informazioni alle autorità sul decreto che ha introdotto nuovi capitali nella Banca d’Italia” ha spiegato Antoine Colombani, portavoce del commissario Ue all’antitrust, Joaquin Almunia, secondo cui la Commissione vuole “valutare se le misure implicano aiuto di Stato per certe banche”.
Il decreto del 30 novembre riordina l’assetto proprietario della Banca d’Italia e ne rivaluta il capitale rimasto fermo alla cifra di 300 milioni di lire, versato alla costituzione dell’Istituto nel 1936, portandolo a 7,5 miliardi di euro. Il portavoce ha poi sottolineato che “si tratta semplicemente di una richiesta di ulteriori informazioni che ovviamente non pregiudica la sostanza della nostra valutazione”.
Alcuni giorni fa l’eurodeputato dell’Alde, Niccolò Rinaldi aveva inviato una interrogazione parlamentare alla Commissione per chiedere se l’operazione fosse in linea con le regole comunitarie.