Per la Corte Costituzionale tedesca non garantisce equa rappresentanza dei cittadini
Frassoni (Greens): “Se l’argomentazione è valida per Berlino lo è ancor più per l’Italia”
In Germania lo sbarramento al 3% per le prossime elezioni europee è anticostituzionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale tedesca, secondo cui la soglia impedisce un’equa rappresentanza delle preferenze di voto dei cittadini. Già nel 2011 la Corte aveva giudicato anticostituzionale la soglia, che dal 5% era stata abbassata al 3%. Ma dopo l’ultima decisione, i partiti tedeschi non avranno più alcuna soglia di sbarramento.
Quanto accade in Germania suscita riflessioni anche in Italia dove lo sbarramento al 4% suscita non poche critiche tra i partiti più piccoli. Siamo ancora in tempo per prendere la stessa direzione e cambiare “l’Europorcellum”, chiedono i Verdi europei, secondo cui si dovrebbe eliminare la soglia e permettere alle liste che hanno gruppi politici di riferimento al Parlamento Europeo di presentarsi senza dovere raccogliere 150.000 firme, come attualmente previsto.
In questo momento, sostengono gli ecologisti, è “assolutamente necessario che i cittadini europei si sentano rappresentati nell’unica istituzione direttamente eletta dell’Ue, ed è perciò assurdo limitare la partecipazione su presunti e inesistenti motivi legati alla “governabilità”. Secondo la Corte tedesca, infatti, se è possibile ammettere per le elezioni nazionali una soglia per assicurare la stabilità di governo, questo problema non si pone per il Parlamento Europeo, dove le regole per la composizione di gruppi all’Assemblea di Strasburgo minimizzano già di per sé il rischio di frammentazione e non c’è un rapporto organico di una maggioranza prestabilita con la Commissione Europea.
“Crediamo che se questa argomentazione è valida per la Germania, Paese nel quale la soglia al 5% esiste da decenni, ancora più lo è per l’Italia”, sottolinea Monica Frassoni, Copresidente del Partito Verde Europeo. “Nelle prossime elezioni europee – dice – il problema dell’accesso alla rappresentanza è molto acuto e si avvicina a un vero e proprio diniego di democrazia se si limita troppo l’accesso alla competizione elettorale, magari per ragioni di competizione interna tra partiti nazionali”.
“Pensiamo che anche in Italia si ponga una questione di legittimità costituzionale, e peraltro è già stato introdotto un ricorso in proposito, seguendo l’esempio di quanto è accaduto in Germania”, hanno dichiarano i coportavoce dei Verdi italiani, Angelo Bonelli e Luana Zanella, che aggiungono: “Dopo questa sentenza alle prossime elezioni europee del 2014 in Germania si voterà senza sbarramento. Faremo di tutto affinché anche in Italia venga rispettato il ‘principio del voto uguale’, che assicura in termini rigidamente formali l’uguaglianza tra i cittadini”.