Il neoministro coglie l’occasione del vertice Nato per avviare l’attività diplomatica con i colleghi dei paesi Ue. “Dalle parole passare a qualcosa di concreto”.
“Credo molto nel fatto che dobbiamo andare avanti sull’integrazione militare. Il mio intento è che durante il semestre di presidenza italiano si metta in moto qualcosa di concreto”. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha le idee chiare in tema di questioni europee. E’ il primo componente del nuovo governo italiano a compiere un viaggio all’estero, e lo fa per partecipare alla sessione ministeriale della Nato, a poco meno di 48 ore di distanza dall’investitura del Parlamento. “Il collega britannico mi ha detto che è rimasto sorpreso: non si aspettava che venissi”, scherza il neo-ministro. Invece l’Italia c’è e vuole ricoprire un ruolo da protagonista: questo è il messaggio che Pinotti lascia ai suoi interlocutori, non pochi. A margine dei lavori Nato tiene incontri bilaterali con i colleghi di Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Grecia, Albania e Nuova Zelanda. Si parla di marò (“ho sollevato la questione, anche nel corso del mio intervento”, spiega a tarda serata). Ma si parla soprattutto di presidenza italiana del Consiglio europeo.
“Ho avviato il primo giro di consultazioni con i ministri in vista del semestre italiano”. Con Ursula von der Leyen (Germania) il colloquio è stato incoraggiante (“ha sottolineato l’imporantanza dell’Europa e della dimensione europea”), con Jean-Yves le Drian (Francia) è stato deciso di organizzare “presto” un nuovo incontro. Il bilancio delle prime consultazioni è positivo. “Ho trovato un’accoglienza calorosa. Direi che il nostro paese è ben considerato”. Un buon biglietto da visita per i mesi a venire, e forse anche un lasciapassare per un risultato dalla portata storica. Il ragionamento di Pinotti è di quelli solo apparentemente scontati, perchè la difesa resta un argomento sensibile e un campo dove i paesi membri tradizionalmente si mostrano restii a cooperare. Ma “con esigenze di bilancio dalle nazioni da sole non può esserci una risposta alla sfide che abbiamo di fronte”. Con questa consapevolezza Pinotti fissa l’obiettivo del suo mandato europeo: promuovere una vera “cooperaziona rafforzata sulla difesa comune”. A fine 2013, in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, si sono messi nero su bianchi impegni per discutere periodicamente del tema. “Il mio intento è far sì che oltre alle parole si abbia qualcosa di concreto”.
Emanuele Bonini