Bruxelles – L’obiettivo principale rimane quello di ripartire. “Vogliamo che le restrizioni ai viaggi siano tolte quanto prima, evitando ogni tipo di discriminazione di cittadinanza e nazionalità”. Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Trasparenza, presenta la misure volte ad aiutare gli operatori del settore. Si tratta di misure volte ad attenuare le ricadute della crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus, ma a cui sono sottese altre finalità: il ritorno alla normalità. “Dobbiamo essere pronti per il momento in cui si ripartirà”.
La Commissione intende evitare che gli Stati membri operino selezioni in ingresso, una volta che le misure di confinamento e le disposizioni d’emergenza verranno meno. Si teme che la graduale riapertura delle frontiere e della circolazione, proprio perché graduale, possa non essere per tutti. “Non vogliamo alcuna selezione” sui cittadini dell’UE ammessi in uno Stato membro, continua Jourova, consapevole che servirà ancora tempo per sciogliere tutti i nodi. Il collegio dei commissari si dà tempo fino al 13 maggio per avere risposte. Per quella data si conta di avere la soluzione alla questione.
Nel frattempo la Commissione propone misure transitorie alle regole vigenti per i settori aeroportuali, portuali e ferroviari. Per il trasporto aereo si interviene sui servizi di terra, autorizzando l’estensione dei contratti per evitare nuove gare, più complesse, e consentendo concessioni che impediranno il blocco degli aeroporti in caso di fallimento delle società di assistenza a terra. La Commissione propone anche una modifica che consenta, temporaneamente, proroghe alle regole di licenza del vettore aereo.
Il collegio dei commissari ha quindi approvato proposte di modifiche temporanee al regolamento sui porti. Si offre agli Stati membri e alle autorità portuali la possibilità di di differire, ridurre o aumentare i diritti di infrastruttura portuale per gli utenti dei porti, se lo desiderano. Questa flessibilità fornirà alle compagnie di navigazione, compresi quelli che operano traghetti, la liquidità necessaria per poter operare.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, la Commissione propone di prorogare di tre mesi il termine entro il quale alcuni Stati membri devono recepire il diritto dell’UE in materia di sicurezza ferroviaria e interoperabilità. “Date le circostanze straordinarie, è del tutto comprensibile che il recepimento finale possa essere impossibile prima del 16 giugno 2020”, recita la proposta della Commissione, convinta che gli Stati dovrebbero esser in grado di completare il processo di recepimento entro tre mesi. Date le circostanze, il team von der Leyen ritiene “ragionevole” una proroga.
“Le proposte di oggi propongono modi concreti per facilitare le operazioni quotidiane nel settore dei trasporti, attraverso le diverse modalità”, sostiene la commissaria per i Trasporti Adina Vălean. “Ciò dovrebbe anche consentire alle aziende del settore di iniziare a concentrarsi sulla loro necessaria ripresa”.