Bruxelles – Fare in modo che le banche prestino denaro, per finanziare l’economia reale quanto più possibile in un momento in cui c’è bisogno di risorse liquide per far fronte alla crisi innescata dalla pandemia di Coronavirus. La Banca centrale europea ha avviato una serie di misure temporanee proprio per sostenere liquidità attraverso un pacchetto che intende allentare le condizioni delle garanzie chieste dagli istituti di credito, e che si aggiunge al programma di acquisto di titoli pubblici da 750 miliardi di euro lanciato poco dopo la metà di marzo scorso.
In primo luogo, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso una serie di misure collaterali per facilitare un aumento dei finanziamenti bancari a fronte di prestiti a imprese e famiglie. Ciò si otterrà espandendo l’uso dei crediti come garanzia, in particolare attraverso la potenziale espansione dei quadri di crediti aggiuntivi (ACC). Il quadro ACC offre alle banche centrali nazionali la possibilità di ampliare la portata dei crediti ammissibili per le controparti nelle rispettive giurisdizioni. Ciò include la possibilità di accettare prestiti con una qualità creditizia inferiore, prestiti ad altri tipi di debitori, non accettati nel quadro generale della BCE e anche prestiti in valuta estera.
Qui viene prevista l’inclusione di prestiti garantiti dal governo e dal settore pubblico a imprese, PMI e lavoratori autonomi e famiglie nei quadri ACC al fine di fornire liquidità anche ai prestiti che beneficiano dei nuovi regimi di garanzia adottati negli Stati membri dell’area dell’euro come risposta alla pandemia di coronavirus.
Riviste poi tutta una serie di ‘asticelle’. IN particolare quella che consente alle banche di emettere titoli di debito non garantiti. Sarà lo Stato a coprire l’istituto di credito, ma il risparmiatore dovrà farsi carico dei maggiori rischi. La BCE sposta dal 2,5% al 10% la quota massima di strumenti di debito non garantiti “emessi da qualsiasi altro gruppo bancario”. Ciò consentirà alle controparti di beneficiare di una quota maggiore di tali attività, cioè maggiore erogazione di credito.
Ancora, viene prevista una “deroga ai requisiti minimi di qualità creditizia per strumenti di debito negoziabili emessi dalla Repubblica ellenica per l’accettazione come garanzia nelle operazioni di credito dell’Eurosistema”.
In terzo luogo, il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare temporaneamente il livello di tolleranza al rischio nelle operazioni di credito, così da permettere maggiori prestiti e finanziamenti. Questo pacchetto di misure, di natura temporanea, sarà oggetto di nuova valutazione “entro la fine del 2020”.