Bruxelles – L’emergenza Coronavirus non ferma i negoziati sulle future relazioni tra Unione europea e Regno Unito. Nonostante il ricovero del premier britannico Boris Johnson, la macchina negoziale non si ferma. La Commissione UE ha fatto sapere che la prossima settimana è previsto un confronto tra i capi negoziatori di entrambe le parti per organizzare il lavoro, Michel Barnier e David Frost.
“Michel Barnier contatterà David Frost per stabilire un calendario di lavoro così da far avanzare i tavoli negoziali”, annuncia Daniel Ferrie, portavoce dell’esecutivo comunitario per la Brexit. Barnier, è risultato positivo al COVID-19 lo scorso 19 marzo. Il francese, 69 anni, è rimasto a casa propria, sotto osservazione. Ma continua a lavorare a distanza e la settimana prossima dunque tornerà a gestire le operazioni.
Per ora la linea di Londra non cambia. Anche se Johnson è ricoverato, non c’è alcuna intenzione di chiedere un’estensione del periodo transitorio. Il Regno Unito ha tempo fino al 30 giugno per fare richiesta di spostare oltre il 31 dicembre di quest’anno il periodo di applicazione delle norme UE. Il tempo stringe per trovare un accordo ed evitare una hard Brexit dopo che il Regno Unito ha abbandonato l’UE l’1 febbraio. Per questo la decisione di un confronto Barnier-Frost la prossima settimana. Il governo britannico ritiene di essere ancora in grado di chiudere la pratica Brexit entro i tempi stabiliti, nonostante la pandemia.