Bruxelles – “La situazione mi preoccupa”. Dopo giorni di silenzio, di risposte vaghe date tenendo i giornalisti a distanza telematica e dunque vanificando le loro insistenti domande, la Commissione europea dice una parola sulle condizioni della democrazia in Ungheria, dopo le misure prese nel Paese che hanno conferito poteri assoluti al premier Viktor Orban, che ha già chiuso il Parlamento.
A parla è la presidente Ursula von der Leyen durante la conferenza stampa tenuta stamattina sul fondo per la cassa integrazione. “Gli Stati – ammette – in certi casi devono prendere misure d’emergenza, ma talune misure si spingono troppo in la, e mi preoccupa la situazione in Ungheria”. La presidente ha promesso che “interverremo come già fatto in passato”, senza ricordare che gli interventi, sempre blandi, non hanno avuto alcun successo.
Comunque, ha detto von der Leyen, “le misure d’emergenza devono limitarsi a quanto è necessario, devono essere rigorosamente proporzionate, non devono avere una durata indefinita e devono essere sottoposte a controllo regolamentare”. Tutte cose che in Ungheria non accadono.
Intanto, la conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha incaricato il presidente David Sassoli di indirizzare all’Esecutivo europeo una lettera per chiedere come intenda muoversi di fronte alla legge approvata dal Parlamento di Budapest. Preoccupati per una possibile deriva autoritaria del governo ungherese, i gruppi politici si chiedono se questa legge non costituisca “una grave violazione dell’articolo 2 del Trattato, quello che parla dei nostri valori, fondati sulla democrazia e la libertà” spiega Sassoli.
Il testo dell’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea:
L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.