Roma – In attesa delle decisioni dell’UE sugli altri strumenti straordinari da adottare in settimana per affrontare la crisi da Coronavirus, sono già operative quelle varate la scorsa settimana e per l’Italia arriva la prima autorizzazione agli aiuti di Stato. Riguarda un regime di sostegno da 50 milioni di euro per supportare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale.
La Commissione ha approvato il regime entro 48 ore dalla notifica dell’Italia. “Stiamo vivendo momenti molto difficili, soprattutto per l’Italia – ha detto la vicepresidente e commissaria responsabile della politica della concorrenza Margrethe Vestager – dobbiamo fare il possibile per attenuare l’impatto dell’epidemia di coronavirus sulla vita umana e i mezzi di sussistenza e continueremo a lavorare con gli Stati membri per garantire un’azione tempestiva, coordinata ed efficace”.
Di questa misura si potranno avvalere imprese di qualsiasi dimensione che creano nuovi impianti, ampliano la produzione o convertono le linee di produzione per realizzare dispositivi medici e di protezione individuale quali ventilatori, mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza. I beneficiari metteranno a disposizione delle autorità italiane i prodotti ai prezzi di mercato applicati a dicembre 2019, cioè prima dello scoppio dell’epidemia.
Gli aiuti, nella misura massima di 800 mila euro per impresa saranno erogati sia sottoforma di sovvenzione diretta sia con lo strumento del rimborso così come previsto nel quadro temporaneo. Linee guida che la Commissione ha adottato fino alla fine dell’anno e riguardano cinque settori d’intervento: sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali selettive; garanzie di stato per prestiti bancari alle imprese; prestiti pubblici agevolati; garanzie per le banche che veicolano gli aiuti di Stato all’economia reale e assicurazione del credito per esportazioni.
Molte le aziende che hanno già avviato le procedure per adeguare gli impianti e tra queste si registra anche un iniziativa di FCA e Ferrari, annunciata dal CEO Mike Manley ai dipendenti. “Stiamo valutando come poter sfruttare l’ingegno e le competenze per aiutare la comunità, i nostri team di engineering e del manufacturing insieme ai colleghi della Ferrari stanno collaborando con Siare Engineering, una delle poche aziende che producono respiratori, per aiutarli a raddoppiare la loro produttività”. Manley ha poi annunciato che tra pochi giorni “saranno avviate tutte le attività necessarie per convertire uno dei nostri stabilimenti alla produzione di mascherine facciali”.
Dopo questo via libera di questo primo intervento d’emergenza sanitaria, l’Italia darà seguito nelle prossime settimane a ulteriori notifiche che riguardano i settori a rischio immediato come ad esempio gli aiuti per il trasporto aereo e il turismo.