Bruxelles – “Il COREPER è stato rinviato perché uno dei presenti (la rappresentante croata, che ha anche la presidenza di turno, ndr) è stato in contatto in questi giorni con uno dei due casi conclamati di contagio al Consiglio”. Questa la scarna comunicazione con la quale è stata diffusa l’informazione che la riunione settimanale dei rappresentanti permanenti (gli ambasciatori dei Paesi membri) presso l’Unione europea (COREPER) è stata rinviata.
Il COREPER è un po’ la ‘macchina’ del Consiglio europeo, ha un ruolo centrale nel sistema decisionale dell’UE. È al tempo stesso organo di dialogo (dialogo tra i rappresentanti permanenti e di ciascuno di essi con la rispettiva capitale), e un’istanza di controllo politico (orientamento e supervisione dei lavori dei gruppi di esperti). Il suo blocco di fatto ferma gran parte delle attività politiche e istituzionali dell’Unione.
All’ordine del giorno di oggi (era un COREPER II, vedete il link qui sopra per conoscere l’articolazione del Comitato) non c’erano temi di particolare urgenza, ma comunque c’erano vari punti: affari esteri, affari economici e finanziari, giustizia e affari interni, affari generali, quasi tutti però, a quanto si apprende, solo per fare un punto sullo stato delle questioni o per uno scambio di punti di vista.