Bruxelles – Tutto sospeso, tranne l’attività legislativa: nelle prossime tre settimane il Parlamento europeo bloccherà l’ingresso a tutti i visitatori esterni e cancellerà i 130 eventi previsti tra meeting, riunioni e seminari nel segno della prevenzione, affinché non influiscano sull’attività legislativa dell’Eurocamera.
Le attività del Parlamento europeo non si possono fermare, dice il presidente David Sassoli, ma l’evoluzione della diffusione del Coronavirus in Europa impone all’Eurocamera di prendere ulteriori provvedimenti rispetto a quanto stabilito fino a questo momento. “Vogliamo che il Parlamento continui nelle sue attività e nell’attività legislativa, dice in conferenza stampa, e che gli organi istituzionali non subiscano contraccolpi da questa vicenda”. Per questo, le attività parlamentari saranno garantite e le commissioni legislative si riuniranno, ma per le prossime tre settimane (termine indicato da Sassoli, ma la circolare interna da lui firmata subito dopo l’incontro con i giornalisti stabilisce “fino a nuovo ordine”) tutto il resto sarà sospeso, i gruppi di visitatori e di deputati provenienti da altri paesi non potranno mettere piede nell’edificio, saranno cancellate anche le riunioni e i seminari di gruppi politici o con partecipazione di persone esterne all’istituzioni. Saltano anche le audizioni delle commissioni così come sarà limitata l’organizzazione di delegazioni all’estero. Dalla sala stampa del Parlamento di Bruxelles, Sassoli conferma però che per non limitare l’attività legislativa dell’Eurocamera la sessione plenaria prevista per la prossima settimana (9-12 marzo) si terrà regolarmente.
Per quanto riguarda l’amministrazione e i funzionari del Parlamento rimangono le regole stabilite la scorsa settimana: due settimane di isolamento e lavoro da casa per coloro che sono stati nelle zone considerate a rischio negli ultimi 14 giorni, con l’obbligo di controllare periodicamente la propria condizione di salute. In questo caso non si parla di raccomandazioni ma di vere e proprie restrizioni. Lo stesso viene imposto anche alla categoria dei giornalisti.
Diverso il discorso per quanto riguarda gli europarlamentari, per i quali non ci sono obblighi ma solo raccomandazioni per via dello status di parlamentare, a cui non si può imporre limitazioni. Nessuno può limitarne il mandato o la presenza in Parlamento. L’Eurocamera può solo fornire delle raccomandazioni, sperando che siano adottate secondo un principio di responsabilità personale.
L’area del contagio, prima molto radicata esclusivamente in Italia, si sta diffondendo rapidamente in tutta l’UE e l’Eurocamera conta di fare il punto della situazione e aggiornare periodicamente una “mappa del rischio”. A chi si chiede perché ci sia una divergenza a livello istituzionale tra le misure adottate tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio, Sassoli in conferenza stampa risponde richiamando alla natura peculiare dell’istituzione di cui rappresenta il vertice. “È la natura del Parlamento ad essere diversa, è un’istituzione aperta. Siamo diversi e questo impone una responsabilità diversa”. E menziona i 700 mila visitatori l’anno che rendono il Parlamento l’istituzione europea a Bruxelles con più frequentatori provenienti da ogni parte del mondo.