Bruxelles – Cinque commissari europei, per gestire in modo europeo la diffusione del Corona virus, lungo tre principali aree: sanità, economia e trasporti. Parte il Corona Response Team, la cabina di regia dell’UE per rispondere a quella che ormai è una vera e propria emergenza. “Almeno 2.100 contagiati in 18 Stati membri dell’Unione europea, con 38 morti”, ricorda la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando l’iniziativa. “E il Centro europeo per il controllo e la prevenzione di malattie (ECDC) ha elevato il livello di allerta da ‘moderato’ ad ‘alto’”. E’ un’emergenza, e allora serve una risposta adeguata.
Von der Leyen è affiancata da Paolo Gentiloni (Economia), Adina Valean (Trasporti), Ylva Johannson (Affari interni), Stella Kyriakides (Salute) e Janez Lenarčič (Gestione delle crisi). La passerella si rende necessaria per dimostrare che la Commissione non resta a guardare, su una materia che resta comunque squisitamente nazionale in fatto di competenze. Non a caso tutti quanti insistono sull’esigenza di “coordinamento”, a cominciare da von der Leyen. “Abbiamo una situazione che è molto complessa. Per questo abbiamo bisogno di azioni da un lato e di coordinamento dall’altro”.
La Commissione si offre di farlo in modo ancor più strutturato, a partire dagli aspetti politici. Un esempio lo offre Lenarčič, quando sostiene che “è discutibile” la chiusura delle frontiere quale misura per contrastare l’ondata di Coronavirus. “Ogni misura da prendere deve essere basata sull’evidenza scientifica”. Niente sospensione della libertà di circolazione, dunque. Questa, almeno, la richiesta di una Commissione che si dà da fare per quello che può.
L’Europa può poco, ma c’è l’esigenza di far vedere che si fa qualcosa. La scelta di convocare una conferenza stampa con cinque commissari nella sala di gestione rapida delle emergenza della Commissione non è casuale. Si vuole mandare il messaggio che l’Europa c’è, è pronta, anche a dispetto dei governi nazionali da cui però tutto dipende. L’UE si mantiene pronta a intervenire, come già fatto in passato.
Intanto si cerca di lavorare in modo ordinato su informazione medica, prevenzione, ricerca, assistenza sanitaria. Questa è una delle tre aree dove serve la cabina di regia europea, oltre alla mobilità (che comprende Schengen, trasporti e informazioni di viaggio) ed Economia (sostegno a turismo, industria, commercio, trasporti, e previsioni economiche). Perché “le risposte sono diverse poiché diverse sono le situazioni” Paese per Paese, ma ciò non deve impedire una risposta ordinata europea.
A tale scopo è dedicato il nuovo sito internet della Commissione dedicato interamente ed esclusivamente al Covid19 al team di risposta all’emergenza, con tutte le comunicazioni e le informazioni che si ritiene che la cittadinanza europea debba sapere.