Bruxelles – “Il settore aero-spaziale è una delle punte di diamante dell’Europa, e la Gran Bretagna ne è un attore fondamentale. La Brexit è una decisione politica legittima ma imprudente sul piano economico, di fronte alla quale dobbiamo agire con concretezza, realismo e senso di responsabilità. I prossimi mesi saranno decisivi per la definizione di regole di ingaggio post-Brexit che mantengano intatta l’ottima relazione scientifico-industriale sul fronte ‘Sky e Space’ tra Regno Unito e Ue, la cui competitività dipenderà molto da un assetto commerciale privo di dazi”. È quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia e relatore del Programma Spaziale Europeo, Massimiliano Salini, a seguito della sua elezione a vicepresidente dell’Intergruppo ‘Sky and Space’ 2019-2024 del Parlamento Europeo, di cui oggi si è tenuta l’assemblea costitutiva.
“Il Regno Unito contribuisce in modo massiccio al nuovo Programma Spaziale Ue – sottolinea Salini – nell’ambito della ricerca, nella relazione tra agenzie a tutti i livelli e nella filiera industriale, tanto che il futuro dei sistemi satellitari europei Galileo e Copernico, e lo sviluppo nei nuovi programmi Govsatcom e Ssa, dipendono anche dalla salvaguardia di una collaborazione strutturata con Londra. Un contesto di buone relazioni è inoltre necessario per tutelare la competitività delle nostre aziende aero-spaziali, che danno costantemente prova di eccellenza e che, ad esempio, sono tuttora impegnate nel programma Ue ‘Clean Sky 3’, che sostiene la progettazione di aerei sempre meno inquinanti. E’ dunque fondamentale – conclude Salini – che il negoziato tra Ue e Regno Unito punti ad un assetto senza dazi, che rallenterebbero e renderebbero più costosi i passaggi della componentistica in tutta la filiera industriale”.