Bruxelles – Le buste paga * dei lavoratori in sei paesi dell’UE, tra i quali l’Italia, sono in media inferiori a dieci anni fa. In altri 3 paesi dell’UE i salari sono stati quasi congelati nell’ultimo decennio.
Nuovi dati dell’European Trade Union Institute (ETUI), il centro studi della Confederazione europea dei sindacati (CES), mostrano che i pacchetti di retribuzione media in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia e Cipro erano inferiori nel 2019 rispetto al 2010.
I pacchetti di retribuzione media, adeguati all’inflazione (e compresi i contributi previdenziali e le indennità salariali), sono diminuiti dal 2010-19 di:
– 15% in Grecia
– 7% a Cipro
– 5% in Croazia
– 4% in Spagna
– 4% in Portogallo
– 2% in Italia.
Lo studio mostra anche che i pacchetti di retribuzione media sono praticamente congelati con aumenti appena superiori allo zero nell’ultimo decennio in:
Finlandia (+ 0,1%)
Belgio (+ 1,5%)
Paesi Bassi (+ 1,5%).
“I lavoratori di sei Paesi dell’UE stanno peggio di quanto non stessero dieci anni fa”, ha dichiarato Esther Lynch, vice segretaria Generale della CES. “Ai leader dell’UE piace parlare della cosiddetta ripresa – contia la sindacalista -, ma la crisi non è finita per milioni di lavoratori in molti paesi dell’UE”, secondo la quale l’Unione “deve fare molto di più per promuovere aumenti dei salari e dei salari minimi e sostenere una più forte contrattazione collettiva in quasi tutti gli Stati membri dell’UE”.
* Tecnicamente chiamato “compenso reale per dipendente” = retribuzione, contributi previdenziali del datore di lavoro e benefici per dipendente adeguati all’inflazione.