Bruxelles – Tra affitti e acquisti, la casa per molti è un vero e proprio incubo. Che si tratti di rata del mutuo o di mensilità al locatario, l’onere è sempre più gravoso. I prezzi della abitazioni negli ultimi dieci anni sono aumentati in 22 Stati membri su 28, rileva Eurostat. Ma ciò è vero solo per quanto riguarda gli immobili da comprare. Perché se invece si guarda agli affitti, questi sono aumentati praticamente ovunque. Solo in Grecia (-17,5%) e Cipro (-0,3%) si registra un contratto di affitto più leggero rispetto al 2017.
Complice la crisi, la domanda per i mutui è stata trainata verso il basso. Nel complesso però dal 2007 a oggi il costo degli immobili, per chi se li è potuti permettere, è cresciuto del 19%. Ma alcuni non hanno avuto le risorse economiche per comprarsi una casa, e a qualcun altro il prestito bancario è stato negato per assenza di garanzie sufficienti. Non sorprende allora che la domanda si sia concentrata principalmente sugli affitti. Lo sanno bene nei Paesi Bassi, dove la locazione è frutto di affari che il consiglio comunale di Amsterdam ha deciso di fermare in nome della sostenibilità urbana.
Nuove leggi impongono un tetto agli affitti della case di nuova costruzione. Non si potrà fissare un costo superiore ai 1.027 euro al mese. L’obiettivo è quello di incentivare l’acquisto di case per stabilirsi a viverci invece di dare a persone disposte a non fermarsi. Il tutto per ripopolare una città popolata sempre più da turisti e pendolari.
E dire che non è nei Paesi Bassi che si registra il più alto rialzo degli affitti su scala decennale (38%). Gli affitti sono letteralmente saliti alle stelle in in Lituania (+101,1%), Repubblica Ceca (+78,6%) e Ungheria (+67,8%). Spagna e Italia, invece, i due Paese dove l’incremento è stato minore (+16% e +17%, rispettivamente). Dunque le famiglie di questi due Stati membri hanno dovuto fare comunque sacrifici, ma minori rispetto al resto degli europei. Nel complesso nell’ultimo decennio gli affitti sono aumentati del 21% nell’UE. Non solo. Spagna e Italia sono tra quei sei Paesi dove il costo dei mutui si è ridotto di quasi un quinti rispetto al 2007 (-17% circa).
Le cattive notizie per gli europei non finiscono qui. Complice la ripresina dell’UE, nuovi aumenti dei prezzi delle case si registrano ancora sia nell’Eurozona sia nell’Unione nel suo complesso. Secondo altri dati Eurostat, fra il secondo e il terzo trimestre del 2019 il costo per le abitazioni è cresciuto dell’1,4% nell’Europa a 19 e dell’1,5% nell’Europa a 28. In controtendenza Ungheria (-1,5%), Danimarca (-0,6%), Italia (-0,3%) e Finlandia (-0,1%).