Bruxelles – Nuovo rinvio sulla classificazione degli standard di sostenibilità per le attività economiche – la tassonomia green – in sede di Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti) riunitosi oggi a Bruxelles.
Proprio nel giorno della presentazione da parte di Ursula von der Leyen del suo patto verde per l’Europa, i rappresentanti degli stati membri hanno respinto il pre-accordo sulla tassonomia da applicare agli investimenti verdi raggiunto giovedì scorso a livello di trilogo tra la presidenza finlandese del Consiglio e i negoziatori dell’Eurocamera. Secondo fonti europee il compromesso arrivato sul tavolo del Coreper non era “del tutto soddisfacente” e richiede ulteriori aggiustamenti. In particolare, le criticità sollevate riguardano il principio di neutralità tecnologica ma soprattutto le energie cosiddette di transizione: alcuni paesi – Francia in prima linea – spingono per menzionare l’energia nucleare all’interno del sistema di classificazione ‘green’.
Sono Regno Unito, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Romania, Bulgaria e Slovenia i paesi che hanno affossato il compromesso, fa sapere la ONG verde Transport & Environment (T&E). La sfida della transizione verso la decarbonizzazione si allunga. I negoziatori torneranno al tavolo lunedì, quando la presidenza finlandese presenterà un nuovo testo per andare incontro alle richieste e finalizzare un accordo da sottoporre al vaglio del Parlamento europeo. Il passaggio (e l’approvazione) dell’Eurocamera dovrebbe essere scontato. Ad ogni modo, spiegano fonti vicine al Coreper, l’obiettivo della presidenza di turno finlandese è quello di finalizzare un accordo sulla tassonomia verde dell’UE entro la fine dell’anno.